La terza giornata, ultima della fase eliminatoria, del Torneo Città di Arco - Beppe Viola, si chiude qualificando alle semifinali Juventus, Nordsjaelland, Parma e Verona. Le prima era già certa ieri di questo esito, la seconda partiva avvantaggiata, le altre due si sono conquistate il diritto di rimanere in Trentino battendo rispettivamente Milan e Fiorentina.
Domani alle 10,30 ad Aldeno si sfideranno bianconeri e ducali, ad Arco danesi e scaligeri. Martedì pomeriggio si disputerà la finale. Delle quattro semifinaliste solo la Juventus era presente a questa fase anche lo scorso anno.
Il Girone A è quello che ha proposto le partite meno appassionanti, visto che i giochi erano già fatti in anticipo. La Juve a Lizzana ha superato un Arco, arrivato alla terza partita con tanti acciaccati e un solo ’98 in campo, senza grossi patemi. La prima delle sei reti l’ha marcata al 12’ Arras, che ha incornato un cross di Bianchi da destra; la seconda è stata firmata da Ciarmela, con un tiro dal limite dall’area; la terza di testa da Bresciani, che ha ricevuto in cross da destra. Nel corso del primo tempo i locali si sono fatti vedere al 21’ con una bella iniziativa di Garcia sulla sinistra. Nella ripresa al 10’ si annota la quarta rete di Ferrando, lesto a ribadire in porta dopo una respinta del portiere Calzà, che al 12’ si è superato su un tiro di Barletta; al 25’ il gardesano Souffien ha deviato nella propria porta un cross (5-0) e al 30’ un colpo di testa di Morselli ha chiuso i conti.
Nell’altro incontro, disputato a Fucine, l’Atalanta si è conquistata il secondo posto nel girone, battendo per 2-1 il Napoli grazie ad un bel secondo tempo. Nel primo, abbastanza soporifero, le due formazioni si sono bloccate a lungo, anche se allo scadere Negro, dopo una mischia, si è trovato la palla nei piedi a pochi passi dalla porta di Mazzini e lo ha trafitto. Dopo il riposo la squadra bergamasca ha cambiato decisamente marcia, sfiorando la rete già al 1’ minuto. Al 23’ Dossena ha realizzato il pareggio con un tiro dal limite dell’area, che ha colpito il palo alla destra di Schaeper prima di insaccarsi, al 26’ Latte Lath ha risolto una mischia in area, regalando il 2-1 decisivo ai suoi. Nel finale i partenopei si sono buttati generosamente in avanti, protestando per due gol annullati giustamente dal direttore di gara.
Nel Girone B l’Inter ha tifato Lazio, perché solo con il successo dei biancoazzurri ai danni del Nordsjaelland la squadra di Cauet avrebbe avuto qualche chance di accedere al secondo turno. Invece i danesi, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di una rete, nel secondo si sono scatenati e hanno insaccato la palla per ben tre volte, volando meritatamente in semifinale per la prima volta. La cronaca da Bolognano si apre con il gol realizzato dal laziale Tomei al 26’, frutto di un bel tiro di collo pieno da fuori area, finito alla sinistra di Jensen. Il resto della frazione ha visto fronteggiarsi le due formazioni a centrocampo ed i danesi scegliere spesso la soluzione infruttuosa del lancio lungo. All’intervallo l’Inter, in vantaggio sul Torino, assaporava la semifinale, ma nella ripresa le cose sono cambiate rapidamente, visto che già al 7’ Johansson ha concluso in rete, con un colpo di tacco, un’azione confusa sviluppatasi dopo un corner. Il Nordsjaelland ci ha creduto sempre più e al 24’ ha colpito ancora, stavolta in contropiede, con Frederiksen, che è volato a tu per tu con il portiere per poi batterlo alla sua destra. Tempo quattro minuti e lo stesso Frederiksen ha festeggiato il 3-1 con una bellissimo tiro di destro nell’angolino basso, dopo una lunga volata e un bel dribbling ai danni di un difensore della Lazio.
Nell’altro match, divenuto inutile, l’Inter ha superato il Torino senza grosse difficoltà, mettendo in mostra Taufer, autore di due reti al limite dell’area.
Nel Girone C, detto del big match fra Milan e Parma, qualche legittima speranza di qualificazione nutriva anche il Chievo, lo scorso anno finalista. Sceso in campo privo di molti giocatori acciaccati e con molti ’99, ha finito per pagare dazio ad una Rappresentativa della Lnd cresciuta vistosamente nel corso del torneo. Per superare il turno i veronesi avrebbero dovuto vincere sperando in un pareggio o una sconfitta del Parma, situazione che alla fine primo tempo pareva essersi stabilita. Poi tutto è cambiato sui due campi.
A Malcesine a rompere l’equilibrio dei primi minuti ci ha pensato Borgogna, che al 25’ ha raccolto palla in contropiede e da destra ha infilato in diagonale Giacchetta. Nel recupero Danieli ha sfiorato il raddoppio con un tiro dal limite, ma dopo il cambio di campo i gialloblù si sono spenti. La selezione della Lnd ha impattato già al 1’ minuto, quando Fasan ha sfruttato un pasticcio difensivo del Chievo, poi ha rischiato di subire il 2-1 quando Ngissah ha calciato alto da buona posizione. Al 17’ ancora Ngissah ha impegnato Giacchetta con una punizione dal limite, ma al 23’ un contropiede della selezione, avviato da Valentino e Fasan, ha portato Santucci a realizzare il definitivo 2-1.
Nel Girone D il compito di assegnare il pass per la semifinale era affidato allo scontro diretto fra le due capolista Fiorentina e Verona. Diciamo subito che i viola hanno un po’ deluso le attese, avendo lasciato sempre l’iniziativa nelle mani degli scaligeri. La prima occasione da rete è stata registrata al 20’, quando il portiere del Verona Vencato ha dovuto respingere di pugno un gran tiro di Trovato dai 25 metri, ma dopo questa iniziativa si sono visti solo i giocatori di Vitali: dopo una punizione calciata da Badan di poco fuori e un tiro di Danzi pericoloso, al 25’ Pavan ha colpito la traversa. Al 33’ proteste del Verona per un atterramento in area di Cerda non punito dall’arbitro. Nella ripresa al 2’ Casale ha segnato il gol decisivo, scaraventando in porta di piatto un calcio d’angolo battuto dalla destra. Al 14’ Dell’Agnola ha commesso fallo da ultimo uomo su Akammadu ed è stato espulso, costringendo i suoi a difendersi in dieci, opera che è riuscita anche grazie alla scarsa incisività della Fiorentina. Il Verona ha reclamato un rigore al 21’ per un fallo subito da Cerda, poi ha chiuso ogni spazio e si è portato a casa la qualificazione.
Nell’altra partita del girone il Sassuolo ha colto il primo successo in questa manifestazione battendo la selezione trentina per 2-1. La prima rete è arrivata al 29’, quando Fiocchi, appena entrato, ha corretto in gol con un rasoterra un bell’assist di Opoku, la seconda al 23’ della ripresa, quando il numero uno di casa Di Meo si è fatto scavalcare dal rimbalzo di un lungo lancio, poi sfruttato senza difficoltà da Fiocchi a porta vuota. Tuttavia il Trentino non è stato a guardare e si è reso pericoloso due volte con Kumrija, prima al 18’, poi al 20’. Clamorosa l’occasione capitata sui piedi di Degasperi al 31’, che ha calciato a colpo quasi sicuro, vedendosi respinto il tiro di schiena da un difensore del Sassuolo sulla linea di porta. Al 32’ ecco il gol della bandiera: Cecchet ha scagliato la palla sotto la traversa, battendo Montanari. Ultima occasione al 37’, quando il trentino Libera si è visto parato un bel tiro dal limite.
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