Dopo tre mesi la Trentino Energie torna al secondo posto in classifica e lo fa battendo per 3-0 il team che quella piazza l’ha occupata per sette giornate consecutivamente, il Cartiere dell’Adda Mandello. Reduce da tre partite giocate a regimi medio bassi, contro Lurano, Torbole Casaglia e Chorus, l’Argentario stavolta ha gettato in campo tutto il proprio potenziale tecnico e fisico ed è andato a prendersi tre punti chiave nella lotta per i playoff in una giornata in cui sono cadute anche la capolista Promoball (ora orfana fino alla fine della stagione anche dell’opposta Baldi) e il Bassano. Un sabato da incorniciare, dunque, ma che rappresenta solo un passaggio intermedio di una contesa ancora lunga e complicata, visto l’equilibrio che regna nel girone, ma questo passaggio è stato importante.
La Trentino Energie ha giocato un primo set magistrale, nel quale ha travolto Mandello, poi è stata lucidissima a giocare punto a punto gli altri due, trovando lo spunto decisivo sempre nel finale. I numeri sono tutti dalla sua parte, d’altronde, quelli dell’attacco (40% contro 28% e 41 punti contro 30), del muro (9-6) e degli errori su azione (appena 8 contro 14), anche se su queste cifre influisce una prima frazione quasi irreale. Altra nota importante l’omogenea distribuzione dei punti nella metà campo trentina con il trio di palla alta in doppia cifra, ma anche con la coppia Sfreddo - Pixner in gradi portare 17 punti, 7 dei quali a muro. Decisive anche le prove dei liberi Battistoni e Garbo in ricezione e soprattutto in difesa. Ora sotto con il pericolosissimo derby del PalaBocchi.
Trentino Energie in formazione tipo anche per il big match della seconda di ritorno, Mandello conferma l’assetto delle ultime gare, lasciando in panchina, almeno in avvio, Giulia Bonafini. Quindi c’è Melania Lancini in regia, Alessia De Gregorio opposta, Laura Esposito e Alessia Parodi schiacciatrici, Alice Redaelli e Elisa Visconti centrali, Greta Vecera libero.
Dopo alcuni scambi di assaggio, Pixner piazza un muro importante sulla più produttiva delle attaccanti ospiti, l’opposta De Gregorio, e subito dopo Groff realizza il proprio terzo punto di giornata con un preciso contrattacco da seconda linea (7-4). Mandello fatica a giocare la propria pallavolo aggressiva e dopo un errore della propria opposta e un ace di Costalunga su Esposito (10-5) sembra già in grande affanno. L’Argentario affonda i colpi senza pietà, Pucnik firma il 12-6, poi il turno al servizio di Bonafini spiana la strada verso il primo successo parziale: attacco di Groff in versione cecchino, ace su Esposito e muro di Sfreddo su Parodi per un irrimediabile (per Mandello) 16-7. Il time out di Valsecchi può veramente poco, perché poi la Trentino Energie colpisce ancora con Pucnik, che valorizza una strepitosa difesa di Garbo, con un errore dell’incolpevole Esposito (mandata a schiantarsi in rete) e con un muro di Pixner sulla centrale Visconti. Il 22-10 rappresenta un divario enorme per un big match, ma alla fine della frazione diventa persino più ampio: 25-13.
Non ci si può e non ci si deve attendere che anche la seconda frazione possa essere così agevole per le padrone di casa ed infatti nel secondo set il Mandello sul Lario dà segni di reazione, ma non subito. L’avvio è infatti ancora tutto di marca trentina, condizionato da tre ottime battute di Aurora Bonafini, che permettono per due volte a Pucnik di andare a segno (nella seconda di annota un’altra super difesa di Garbo) e a Sfreddo di chiudere un comodo smash. Sotto 3-0 e 7-3, la squadra ospite si sveglia improvvisamente dal torpore e piazza un parziale di 0-5 che la rimette immediatamente in carreggiata. Un parte del merito è delle battute di Visconti, che portano anche un ace su Pucnik, il resto lo fa quasi tutto l’opposta De Gregorio, che mura per due volte Costalunga e va a segno in attacco, imitata da Esposito. Sotto 7-8, l’Argentario viene graziato da un lungolinea out della stessa De Gregorio e poi riparte. Lo fa aiutato dalle invasioni di Redaelli e Lancini, ma anche da un ace di Pixner, che fa fuori Esposito. Le lariane vorrebbero ritornare sotto, ma commettono troppi errori: De Gregorio attacca ancora out, imitata da Visconti in pipe (15-12). Il pericolo è però sempre dietro l’angolo per la Trentino Energie, che si vede agganciata sul 15-15 da un ace corto di Lancini su Pucnik. La partita è agonisticamente appassionante, una vera sfida per il secondo posto, e il finale di frazione è un batti e ribatti continuo: Chiara Groff firma il 17-15, l’ennesima invasione ospite (Lancini con la schiena) vale il prezioso +3, subito ridotto da un muro e un ace (ancora Visconti) del Mandello. Pixner risponde subito con un muro su Esposito, ma poi spara out una fast e si ritorna sul 21-20. Un fallo in palleggio di Bonafini regala l’agognata parità alla squadra di Valsecchi, ma il grande sforzo delle ospiti si arena sulle sabbie di quel 22-22, perché poi Pucnik, Parodi (diagonale out) e un muro finale di Sfreddo sulla pipe di Esposito regalano il 25-22 alla Trentino Energie.
La terza ed ultima frazione segue esattamente lo stesso cliché. Partenza bruciante dell’Argentario, che vola sul 6-2 grazie alle solite battute di Aurora Bonafini (un altro ace per lei) e a una serie di errori ospiti al servizio e in attacco (2 per tipo). Poi tocca alla squadra di Martinez regalare qualcosa alle avversarie: Costalunga e Pucnik, in perfetta simmetria, sbagliano un attacco a testa e subiscono la prima un muro, la seconda un ace. Non è un bel momento per la Trentino Energie, che viene agganciata da un diagonale di Giulia Bonafini, lanciata in campo al posto di Parodi da inizio set (10-10). Fino al 18-18 è una lotta all’arma bianca come quella vista nella frazione precedente, poi però entra Bulegato al servizio e la mossa, come speso avviene, cambia le carte in tavola: errore di Bonafini in attacco, che cerca un ardito pertugio in lungolinea, muro di Groff sulla schiacciatrice trentina del Mandello e muro di Pucnik sulla fast di Readelli, con un tempo di salto perfetto. Il 21-18 è decisivo, perché poi le lombarde si avvicinano pericolosamente (22-21 con un ace della stessa Redaelli su Pucnik, ironia della sorte), ma Groff chiude di nuovo la porta a Esposito, mentre tocca a Costalunga mettere a terra il pallone del 25-22.