Sono serviti cinque anni per rimettere ogni tassello al proprio posto, ma ora la notizia può essere ufficializzata: «Cerevisia Festival» è pronto per tornare sotto i riflettori e per regalarci tre giorni di festa all’insegna delle migliori birre artigianali trentine. Rispetto all’ultima edizione, che ebbe luogo nel 2019, ora in cabina di regia vi è un nuovo comitato organizzatore, che ha preso il posto della Pro Loco di Fondo, al quale spetta il compito di dare vita all’intensa programmazione che caratterizza questo appuntamento fin da quando è nato, nel 2015. Momenti di degustazione, di approfondimento e di confronto si succedono con grande intensità nella tre giorni ospitata dal PalaAnaunia e per far funzionare la macchina serve un notevole lavoro di preparazione, cominciato da parecchi mesi. Le date della prima edizione post Covid-19, sono quelle del 17, 18 e 19 maggio.
Il programma ricorda da vicino quello proposto nelle sei precedenti e si aprirà con l’inaugurazione di venerdì alle ore 18. Dopo l’apertura degli stand basterà attendere un’ora per poter degustare le pizze a chilometro zero, mentre la musica dal vivo scatterà alle ore 19.30 nella versione acustica e alle 21.30 con il rock storico del gruppo Tengobanco. Sabato è in programma la presentazione dei birrifici presenti alla mostra e la premiazione dei migliori, poi ancora musica acustica, il live dei Satomi Hot Night e quella proposta dal dj Sputnik. Infine la domenica spazio ai giochi per i bambini e, alle 17, alla premiazione del concorso di homebrewing. Sarà sempre in funzione lo stand gastronomico che propone piatti della cucina trentina. Le degustazioni funzionano con lo stesso meccanismo proposto negli anni passati, ovvero mediante l’acquisto di gettoni, che verranno consegnati insieme al calice per le degustazioni, che al termine della serata si potrà riscattare, conservandolo come ricordo, o restituire.
Per quanto concerne il concorso «Premio birra trentina di qualità», vi saranno ammesse quelle artigianali prodotte da piccoli birrifici indipendenti con sede legale in provincia, commercialmente reperibili, non pastorizzate e non microfiltrate, che rispettano la definizione di birra artigianale della legge del 2016. È ammessa l'iscrizione di beer firm, con sede legale in Trentino, anche con produzione presso uno stabilimento situato fuori dal territorio provinciale, comunque italiano. Sono 25 le categorie previste dal regolamento, ma alcune di esse potranno essere accorpate se il numero di prodotti associati non supererà una soglia minima. C’è tempo fino al 1° maggio per iscrivere la propria etichetta.