La Trentino Energie inizia nel migliore dei modi la propria avventura nei playoff per la promozione in B1. Sabato sera ha infatti piegato per 3-0 la capolista del girone C, l’Eagles Vergati Sarmeola, giocando una buona pallavolo. Non la migliore della stagione in attacco, dato che gran parte del peso è gravato sulla coppia di posto-4 (27 punti su 37), ma con un buon rendimento in ricezione e soprattutto nella gabbia muro difesa, che ha limitato in maniera brutale tutte le bocche da fuoco padovane (18%), in particolare la temuta opposta Nicole Dotta, che ha ricevuto la bellezza di 52 assist, trasformandone in punto solo 10. Un altro aspetto importante della serata è stata la capacità di giocare al meglio gli scambi finali del primo e del terzo set, quando le argentelle si sono trovate prima sul 23-23 e poi sul 22-21.
Si tratta solo del primo round di una sfida che entrerà nel vivo sabato prossimo a Sarmeola, dove il clima sarà del tutto diverso. L’Argentario ci va sapendo che gli bastano due set o un golden set per avere la meglio, ma approcciarla con troppa sicurezza potrebbe avere effetti nefasti. C’è una settimana di tempo per preparare la partita più importante dell’anno, tecnicamente, ma soprattutto psicologicamente.
Settetto base per la Trentino Energie, così come le Eagles, in campo con Demetra Picco al palleggio, Nicole Dotta opposta, Alessia Campagnaro e Daria Salmaso in banda, Jessica Sturaro e Anna Tiso al centro, Giada Morbiato libero.
L’avvio della squadra di casa, come spesso avviene, non è dei più esaltanti. Il combinato di una battuta in rete, due attacchi fuori misura (Pucnik e Groff) e un ace incassato è l’1-5 iniziale, al quale comunque le argentelle reagiscono con risolutezza, piazzando un break di 4-0 nel turno al servizio di Sfreddo, prodotto da un ace su Salmaso e due muri vincenti di Pixner. Non ci fossero un po’ troppi errori a fare da zavorra (già 6 sul 10-10), la squadra di casa potrebbe decollare. Lo fa con i servizi di Pixner e con un buon lavoro in difesa, trascinata da Pucnik (3 attacchi a segno) e da due errori delle padovane, che non trovano sbocchi. Il 15-10 è abbastanza confortante, ma viene letteralmente dilapidato con tre attacchi alle ortiche consecutivi di Groff, Pucnik e Costalunga (15-14). È la Trentino Energie a fare e disfare, così ci impiega poco a rilanciarsi (18-14 con il muro di Pucnik e un’invasione sotto rete), per poi ricominciare a soffrire. Con la regista Guidolin al posto di Picco Sarmeola diventa più incisivo in attacco, così con i pallonetti di Salmaso e gli attacchi di Dotta riesce a risalire la corrente fino al 21-21. A forza di cambi palla e, soprattutto, di punti di Pucnik, si giunge sul 24-23, quando Aurora Bonafini estrae dal cilindro una battuta corta in mezzo al campo, sulla quale nessuna delle avversarie ci mette le braccia: è il fondamentale ace del 25-23.
Del grande equilibrio che ha connotato la prima frazione, anche con la complicità degli errori dell’Argentario, non c’è traccia nel secondo set, che si mette immediatamente sulla strada ideale fin dal 4-1, propiziato da due errori consecutivi di Tiso e Dotta. Le Eagles danno l’impressione di potersi rifare sotto grazie a muri di Dotta e Sturaro (5-5), ma non riescono a conservare la parità nemmeno per un attimo, punite da un errore di Dotta, un ace di Groff (dopo la ricezione del libero due compagne stanno a guardare) e un muro di Pixner (9-5). Le padovane rimangono in scia fino all’11-9, aiutate da un errore di Groff, ma poi cala il buio nella loro metà campo, perché con tre soli al servizio la Trentino Energie vola sul 22-12. Un parziale micidiale (11-3), costruito togliendo ogni spazio di manovra alle attaccanti ospiti con muro (tre vincenti, due dei quali di Sfreddo) e difesa, alimentato anche da un ace di Pucnik e un paio di errori padovani. Un lungolinea da manuale di Costalunga e un muro di Pixner su Dotta archiviano un 25-12 che pesa anche psicologicamente.
Il terzo set sembra in tutto e per tutto la prosecuzione del secondo, con una squadra, l’Argentario, che scappa via in maniera perentoria dal 5-5 in poi, dopo aver subito due ace consecutivi firmati da Tiso. La fuga si arresta solo sul 18-11, ma sembra a tutti più che sufficiente per mettere in ghiacciaia set e partita. A portare fino a quel punto la Trentino Energie sono gli attacchi dei posti 4 e molti errori delle Eagles, che faticano a trovare sbocchi su palla alta, anche se l’anomalo assetto scelto da Civiero in questa frazione (ovvero con Dotto finta laterale in diagonale a Campagnaro per liberarla dal muro di Pucnik) aumenta la produttività della numero 3 del Sarmeola. Quando i giochi sembrano fatti l’Argentario stacca la spina e rischia grosso. Fino al 20-15 tutto sembra sotto controllo, ma poi Civiero inserisce Ferrarese al servizio e la ricezione trentina, quella di Pucnik in particolare, va il tilt, tanto che con un muro di Tiso, un ace, un errore di Pucnik in attacco e uno smash di Tiso le padovane si portano addirittura a -1 (20-19). L’Argentario le blocca lì con una serie di cambi palla, poi un muro di Groff su Dotto e un attacco di Groff, che muore in mezzo al campo, valgono il 25-21 finale.