L’impatto della Trentino Energie sul campionato di B1 è stato abbastanza brutale. Opposte ad una formazione esperta come il Cabiate, le argentelle sabato sera hanno faticato terribilmente a tenere il passo delle avversarie e hanno ceduto le prime due frazioni (a 19 e 17) perdendo quasi subito il contatto. Nella terza hanno tenuto botta fino al 12-12, poi quando le comasche hanno accelerato poco hanno potuto per cercare di allungare il confronto.
Più di tutto ha pesato la scarsa stabilità della ricezione (47% di tocchi positivi contro il 63% delle comasche), che ha fatto correre Matilde Zara e ha limitato molto il raggio di azione delle centrali, marcatissime nelle poche occasioni in cui avrebbero potuto essere servite. Per Del Dot, Groff e Costalunga giocare quasi sempre con il muro a due compatto davanti a sé non è stato per nulla agevole, ma dovranno farci il callo, perché questo è il livello della categoria, che annovera anche squadre più forti del Cabiate, come il Volano al quale andranno a fare visita sabato prossimo le ragazze di Mario Martinez.
Nelle file trentine buona prova in attacco di Chiara Groff (40%) e di Costalunga al servizio e in ricezione, ma non è stato sufficiente per tenere testa alle ospiti, che hanno raccolto ben 10 ace a fronte di 3 miseri errori. Per l’Argentario bilancio simmetricamente opposto con 9 errori e 5 ace.
La Trentino Energie inizia il match con Matilde Zara in regia, Matilda Del Dot opposta, Chiara Groff e Monika Costalunga schiacciatrici, Serena Sfreddo e Amelie Pixner centrali, Sofia Battistoni libero. Il Cabiate si affida alle mani di Martina Casarotti, nelle ultime due stagioni in A2, e all’opposta Sara Gotti, mentre in banda agiscono Martina Bordignon ed Erika Ghezzi, le centrali sono Stefania Colombo e Fiorella Bizzotto, con Alessia Della Canonica pronta a sostituirle in seconda linea.
I guai per le argentelle cominciano subito dopo il fischio d’inizio. Il servizio di Erika Ghezzi permette infatti alle comasche di portarsi subito sullo 0-4, con un errore di Del Dot, un ace su Costalunga e un muro di Gotti su Del Dot. Basta attendere tre rotazioni e con i servizi di Colombo il Cabiate mette già in ghiacciaia la frazione, grazie ad una fast fuori misura di Pixner, un contrattacco di Ghezzi e un muro di Bizzotto su Costalunga. Sul 5-11 inizia un match più equilibrato, nel quale la Trentino Energie tiene testa alle lombarde, senza però dare mai l’impressione di poter colmare il divario. Il Clericiauto va al massimo vantaggio (9-16) con un ace di Bizzotto e un tocco di Bordignon, poi Serena Sfreddo confeziona tre ottime battute una dietro l’altra (2 ace) e trascina le padrone di casa al -3. Il Cabiate riordina le idee e scappa di nuovo via con un ace di di Casarotti, un muro su Del Dot ed un suo errore (13-20). Si arriva velocemente al 19-25.
Anche nel secondo set le lombarde allenate da Gilles Reali partono con il piede giusto, aiutate da due errori in attacco di Costalunga, costretta ad attaccare quasi sempre contro il muro a due, poi sul 3-6 l’Argentario riesce a stabilizzare il cambio palla per qualche azione, salvo poi subire un ace di Gotti e una fast di Colombo, che rendono ingiocabile anche questo set (8-13). Due errori di Costalunga aumentano il gap (10-16) e tolgono ogni tensione al finale del set, che si dipana con tre ace consecutivi di Bizzotto su Costalunga e Battistoni (14-23), poi chiude una fast di Colombo (17-25).
La novità del terzo set sta nel fatto che, fino a metà, la sfida è equilibrata. Il 3-2 segna il primo vantaggio della serata della Trentino Energie, che si aggrappano soprattutto al servizio, il fondamentale che riesce loro meglio. L’ace di Del Dot su Ghezzi, lo smash di Groff e l’errore di Gotti, preparati da due bordate di Costalunga dai nove metri, valgono persino l’8-5, un margine che le trentine riescono a difendere fino al 12-12, che apre una nuova fase in cui la ricezione soffre in maniera terribile: lo smash di Colombo, l’ace di Gotti su Groff e quello di Colombo su Battistoni sono passaggi chiave per portare infine anche questa frazione nell’inesorabile solco tracciato dalle altre due. Qualche errore lo commettono anche le comasche, ma vale solo qualche cambio palla. Nel finale Chiara Groff prova a chiudere al meglio la propria prova confezionando un bel muro sulla fast di Bizzotto me due attacchi vincenti, che implementano solo il suo score personale. Chiude il sipario un attacco di Gotti: 19-25.