Quelli osservati nel terzo e quarto set del derby di Volano non erano dunque segnali isolati. La Trentino Energie sabato sera ha raccolto il primo successo e i primi punti in classifica della stagione 2024-2025 e lo ha fatto offrendo una prova davvero convincente, contro la quale il Don Colleoni, club che milita in B1 da ben 10 anni, poco ha potuto. Le argentelle, opposte ad un’altra formazione che nelle prime due giornate era rimasta a secco, hanno aggredito il team bergamasco fin dal primo scambio, appoggiandosi alla prolificità dei due posti 4 (41 punti in due in appena tre set per Costalunga e Groff), alla prova ordinata del muro e a tanta difesa, che ha finito per sfibrare il team di Trescore Balneario, il quale si era probabilmente immaginato un pomeriggio trentino molto diverso da quello che si è trovato a vivere.
Si tratta di una vittoria che può rappresentare una svolta, soprattutto sul piano psicologico, per l’Argentario, le cui potenzialità in questa categoria sono ancora tutte da scoprire, ma che deve essere considerata solo come un primo passo di un percorso molto lungo. Già sabato prossimo sul campo di Legnano, lo scorso anno capace di vincere i playoff, la musica potrebbe cambiare radicalmente.
La Trentino Energie propone lo starting six di Volano, con Zara al palleggio, Alessi opposta, Costalunga e Groff in posto-4, Sfreddo e Pixner al centro, Battistoni libero. Il Don Colleoni si affida alla regista Serena Milani, all’opposta Alice Sabbioni, alle laterali Noemi Rossi e Chiara Pinto, alle centrali Claudia Belussi e Michela Gallizioli, al libero Nicole Busetti.
La partenza dai blocchi dell’Argentario è perentoria. Chiara Groff realizza l’ace del 2-0 su Rossi, poi Costalunga scarica a terra i palloni che valgono il 3-1 e 4-1, Sfreddo raccoglie il secondo ace di giornata e Pixner va a segno con il primo tempo del 6-1. Il Trescore è atterrito, ma prova ad imbastire una reazione per non uscire dal set con largo anticipo e prende un po’ di coraggio grazie ad uno smash di Gallizioli, la più lucida delle rossoblù, e ad un errore di Zara, ma poi Gallizioli sbaglia in attacco e un tocco sotto rete di Sfreddo rende il parziale già pesantissimo per le bergamasche: 11-6. Faticando moltissimo in attacco, le ospiti provano ad aggrapparsi al muro, facendo centro con Gallizioli e Sabbioni, ma da solo questo fondamentale non può bastare se la ricezione continua a soffrire maledettamente. Così la Trentino Energie riprende il largo, questa volta in via definitiva, sfruttando l’ennesima ricezione lunga del Don Colleoni (smash di Sfreddo) e un contrattacco di Alessi (15-10). Le ospiti mollano e l’Argentario va prendersi la frazione, mettendo a segno tre muri firmati da Alessi, Pixner e Groff. Il set si chiude con un servizio lungo di Gallizioli: 25-18.
Dopo il cambio di campo ci si attende una reazione delle rossoblù, che mettono per la prima volta la testa avanti sul 2-3, con un muro della solita Gallizioli su Costalunga, ma è solo un episodio, perché subito dopo Rossi sbaglia in attacco, Sfreddo va a segno con un ace negli ultimi centimetri di campo e Costalunga mette a terra tre attacchi consecutivi, valorizzando il lavoro di muro e difesa. Sul 7-4 la situazione è di nuovo molto complicata per le bergamasche, che poi vanno a sbattere sul muro di Pixner e assistono impotenti all’ace di Costalunga (10-5). Alice Bonetti inserisce Pirola per Sabbioni in contromano e Manzoni per Rossi in banda, ma cambia poco, anzi l’Argentario allunga sul 15-9 grazie all’ennesimo attacco di Costalunga. Il punteggio scivola verso il 21-15 con capitan Groff protagonista in attacco e a muro. Prima della fine del set va a segno anche la nuova entrata Del Dot (23-15). L’ultimo punto è di Costalunga, quello del 25-19.
Il terzo parziale è quello nel quale il Don Colleoni riesce a creare maggiori grattacapi alla Trentino Energie. Le ospiti schierano Secomandi al palleggio al posto di Milani, Pillepich centrale al posto di Belussi e conferma Pirola e Manzoni. Due terzi di sestetto diversi rispetto a quello di partenza. I primi scambi gli regalano un 2-4, che viene immediatamente neutralizzato da Monika Costalunga in attacco e al servizio con due ace consecutivi sul libero Busetti e su Manzoni (5-4). Poi la schiacciatrice valsuganotta, in trance agonistica, perfora il muro lombardo per tre volte di fila, ricacciando il Trescore in una buca (12-7). Prima di alzare bandiera bianca la squadra di Bonetti riesce a portarsi a -1 (Pinto mura Costalunga), ma poi l’Argentario stabilizza il cambio palla e si porta a +3 grazie ad una pipe fuori misura di Pinto (17-14). Zara si affida a Groff e a Pixner per galoppare verso la fine e l’ultimo punto è frutto di un muro di Sfreddo su Pinto dopo un servizio della giovane Mila Miljvojevic: 25-20.