Interviste: Lenzi e Eydallin ora hanno vinto tutto
Per Mirò la gara più bella di tutta la carriera

Regna il sorriso sui volti dei protagonisti al traguardo di Ponte di Legno, al termine dei 43 km con oltre 4000 metri di dislivello del quinto Adamello Ski Raid. Ecco le interviste raccolte nel dopo gara:

Matteo Eydallin: “Una gran gara. Sino al Cannone di Cresta Croce eravamo secondi. Poi Boscacci e Antonioli hanno pagato lo sforzo iniziale rallentando il ritmo. Noi invece siamo riusciti ad impostare la gara con il nostro passo, riuscendo a gestire le energie. In tutta onestà all’inizio avrei preferito andare un po’ più piano, ma davanti Reichegger e gli altri hanno subito impresso un ritmo importante e non potevamo non rispondere per evitare di rimanere staccati”.

Damiano Lenzi: “Ecco il successo che ci mancava e adesso possiamo dire di aver vinto tutto. Coppa del Mondo, Mondiali e grandi classiche. Oggi avevo le gambe buone e sentivo di poter fare una grande prova, poi però ho avuto problemi intestinali per il freddo e sono stato costretto a fare un pit stop. Per fortuna avevo amici muniti di salviette lungo il percorso… Abbiamo vinto grazie al forcing sulla quarta salita, ma è stata davvero dura. Peccato per la mancanza di neve nel tratto finale, però è stata una grande edizione dell’Adamello Ski Raid”.

Michele Boscacci: “E’ stata una gara difficile, anche perché Reichegger e Lanfranchi hanno forzato subito il ritmo e non sapevamo come reagire all’attacco. Nella discesa dopo Passo Presena siamo riusciti a passare in testa con qualche metro sugli inseguitori. Sulla terza salita poi Eydallin e Lenzi ci hanno raggiunto ed hanno forzato il ritmo, riuscendo inizialmente a resistere. Poi verso il Pian di Neve abbiamo iniziato a diminuire l’intensità, mentre gli avversari hanno accelerato e in discesa vanno davvero forte. Un secondo posto che rimane comunque un eccellente risultato”.

Robert Antonioli: “Sulla prima salita non abbiamo esagerato, e appena abbiamo preso il piano dopo Passo Paradiso siamo riusciti a ridurre il gap da Reichegger e Lanfranchi e in cima al Presena eravamo nuovamente uniti. Poi si sono fatti sotto anche Eydallin e Lenzi, veloci al cambio e sempre aggressivi. Alle Lobbie però mi sono venuti i crampi ed ho dovuto calare il ritmo. Il mio compagno mi ha agganciato con il cordino anche per darmi morale per cercare a questo punto di mantenere la seconda posizione, riuscendoci. Una gran fatica e grande Italia al traguardo e questo è un aspetto da non sottovalutare”.

Mireia Varela Mirò: “Tornare a gareggiare dopo un anno di stop ed ottenere risultati come questo è davvero magnifico. L’Adamello è una gara durissima, impegnativa, che richiede la massima concentrazione sino al traguardo di Ponte di Legno. E’ la vittoria più bella della mia carriera”.

Laetitia Roux: “Tre partecipazioni all’Adamello e tre vittorie con Mireia: incredibile. Sono davvero felice della nostra gara che voglio condividere con il pubblico che ci ha sostenuto lungo il percorso, davvero un valore aggiunto al nostro sforzo. E’ stata una gara dura, ma in un contesto paesaggistico strepitoso”.

Elena Nicolini: “Una giornata di grazia. Fisicamente stavo bene e in questa occasione ho dato una mano alla mia compagna Katia. Lei mi aveva tirato ai mondiali. Le gare a coppie sono così, ci si aiuta a vicenda. Il nostro obiettivo era salire sul podio e ci siamo riuscite, tenendo un ritmo alto. Non potevo chiedere di meglio: prima volta all’Adamello e subito podio”.

Katia Tomatis: “La forma oggi non era delle migliori, ho faticato tutta la gara, ma grazie ad Elena siamo riuscite a concludere con un eccellente piazzamento. D’altronde non è semplice tenere il ritmo elevato per tutta la stagione, soprattutto in gare impegnative come questa”.

Alex Salvadori e Loris Panizza: “Siamo i primi non professionisti dietro agli extra terrestri con uno straordinario decimo posto. Siamo davvero soddisfatti. Pensavamo di entrare nei venti, ma non di andare così forte, probabilmente il fatto di conoscere bene queste zone ci ha agevolato”.

Franz e Federico Nicolini: “Un ottimo risultato che va oltre ogni previsione. Federico ha allungato subito sulla prima salita e poi mi ha aspettato – dice il padre -. L’esperienza di papà ha frenato la mia foga e questo alla distanza ci ha permesso di chiudere con un piazzamento insperato alla vigilia. Sono davvero felice per la mia prima prestazione di livello su una gara lunga”, sentenzia il figlio.

Alessandro Mottinelli (presidente Comitato Organizzatore): “Una grandissima giornata di sport che ci ripaga di tante settimane di lavoro. E’ stata davvero una super edizione, e come sempre quando il bel tempo ti è amico tutto funziona al meglio. La nostra gara cresce di anno in anno sia sotto il profilo dei partecipanti sia sotto il profilo tecnico e organizzativo, e questo grazie ad oltre 230 volontari che in questi giorni di sono messi a disposizione per valorizzare l’Adamello Ski Raid. Ma l’aspetto che più ci grafitica è l’aver visto in quota oltre 3000 persone che hanno deciso di salire per sostenere e incitare i partecipanti. Un grazie davvero a tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita della nostra competizione”.

Antonio Rossi (Assessore sport Regione Lombardia): “E’ la prima volta che seguo questa gara. Una competizione fantastica, che esalta le nostre montagne e in particolar modo uno dei luoghi simbolo della nostra regione per motivi paesaggistici ma anche storici, ma pure le gesta di atleti davvero fantastici, capaci di percorrere oltre 4000 metri di dislivello con una scioltezza incredibile. Partecipare nelle prossime edizioni? Ci vorrebbe un allenamento specifico intensivo, soprattutto dal punto di vista tecnico, ma purtroppo mi manca il tempo per farlo”.

Cristian Zorzi: “Obiettivo raggiunto. Sono arrivato al traguardo assieme al compagno Daniele Cappelletti, ma è stata davvero dura. Sino a Cresta Croce è andato tutto bene, poi ho iniziato ad avere crampi e in discesa si sono rotti pure gli sci. E’ stata una bella esperienza, che vi racconteremo domani nello speciale di Rai Sport 1 alle 18. Seguiteci”. 

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