Le dichiarazioni dei protagonisti
della nona edizione dell'Adamello Ski Raid

Giornata da incorniciare per la coppia francese che ha messo la propria firma in calce all’Adamello Ski Raid 2025. «Dopo la vittoria al Pierra Menta siamo arrivati a questa bellissima gara con l’obiettivo di fare bene e ci siamo riusciti. - spiega Xavier Gachet - Abbiamo costruito una grande prestazione su un percorso spettacolare, con condizioni perfette e contro un lotto di avversari di livello. Emozionante aver trovato così tanti spettatori sulle cime e sulle creste, per noi una motivazione ulteriore a dare il massimo. Adesso ci attende il gran finale di stagione con la Coppa del Mondo su lunghe distanze e la finale de La Grande Course, il Trofeo Mezzalama».
«Un’altra perla in questa splendida stagione, che mi ha dato tante soddisfazioni. - aggiunge William Bon Mardion - Sono felicissimo, soprattutto di condividere il successo con Xavier, con il quale abbiamo costruito un’intesa particolare».

«Prima di partire sapevo che se io e William fossimo riusciti a disputare una prova ad alta intensità avremmo potuto centrare il secondo posto, - spiega Alex Obebacher - perché i francesi erano inattaccabili, impossibile batterli. Quest’anno in coppia hanno vinto tutto quello che si poteva vincere. Siamo quindi contenti di questo risultato, era che ci eravamo prefissati di raggiungere e ci siamo riusciti. Vi posso garantire che ho dato il tutto per tutto».
«Più ci così oggi non avremmo potuto fare, - gli fa eco William Boffelli - in salita riuscivamo a tenere il ritmo dei francesi, ma in discesa sono dei fenomeni, hanno una marcia in più. Abbiamo dovuto fare i conti con un piccolo imprevisto nella prima salita, che ci ha fatto perdere qualche decina di secondi, ma non ci siamo persi d’animo, abbiamo recuperato e disputato una bellissima gara. Sono tanti anni che corro assieme ad Alex, ci conosciamo bene. Ogni tanto capita di fare qualche errore, ma assieme rimediamo. Per noi oggi è stata una gara perfetta».

Sesto posto per la coppia trentino - valdostana, formata dal molvenese del Brenta Team Federico Nicolini e da Nadir Maguet, della Valtournenche del Team la Sportiva. «Si tratta di un buon piazzamento. – spiega il primo, vincitore dell’ultima Sellaronda in coppia con Davide Magnini – Io e Nadir siamo amici da quindici anni e quando corriamo in coppia condividiamo le difficoltà e le soddisfazioni. Questa gara è l’essenza dello sci alpinismo, una competizione prestigiosa accanto al il meglio dello sci alpinismo mondiale, non a caso hanno vinto i campioni del mondo».
I due alpini Matteo Eydallin e Robert Antonioli hanno gareggiato con il numero uno, trattandosi dei vincitori dell’edizione 2023, e al traguardo sono giunti quarti con non pochi rimpianti. «Ho sbagliato - racconta l’alpino di Salice d’Ulzio – ho dannegiato gli sci ed ho dovuto cambiarli. Capita purtroppo, lo sci alpinismo è anche questo». Sereno il commento di Robert: «Siamo al traguardo con la medaglia di legno, onore ai vincitori».

Lisa Moreschini, finanziera di Pejo, trionfa in coppia con l’alpina valtellinese Giulia Compagnoni, l’Adamello Ski Raid è per lei una gara quasi di casa: «Il mio primo successo in questa competizione insieme alla mia prima volta in coppia con Giulia. - racconta - Ci siamo trovate subito bene insieme, lei ha più esperienza di me, dato che qui a Ponte di Legno ha già vinto nel 2021 con Ilaria Veronese, ma l’importante in questi casi è trovare un buon equilibrio e noi lo abbiamo creato subito, per questo la devo ringraziare. Trovare sul percorso parenti e amici che ti incitano è una bella emozione, perché è vero che sei concentrata sulla gara, ma l’ambiente intorno, le persone che ti incitano e questo panorama fantastico ti stimolano a dare sempre il massimo». Prossimi impegni? «Non ho ricevuto la convocazione per le finali di Coppa del Mondo, vedrò se iscrivermi al Mezzalama, dovendo trovare, in quel caso, una compagna».
Giulia Compagnoni, alla sua seconda vittoria all’Adamello Ski Raid: «Sono davvero contenta di questa vittoria costruita con Lisa, un’amica di nazionale e una scialpinista davvero brava. In questa sfida io ho messo la mia esperienza, lei la sua bravura. Io vado un po' più veloce di lei in salita, lei è più forte in discesa. Abbiamo gareggiato, ma ci siamo anche divertite».

«Siamo pienamente soddisfatti dell’esito di questa gara. - afferma il presidente del comitato organizzatore Alessandro Mottinelli - Un successo organizzativo che ci carica e fa morale per il nostro team con la volontà di tornare in calendario con l’edizione del 2027, sempre nel circuito La Grande Course. Gli atleti in gara, dai big agli appassionati, si sono divertiti molto e ci hanno fatto tanti complimenti, si sono godute le nostre montagne, belle discese e creste fantastiche. Un grazie alle giacche arancioni, al soccorso alpino e alle guide alpine. Questo è il vero sci alpinismo, non me ne voglia chi ha inventato i format olimpici».