Le dichiarazioni dei protagonisti della 23ª edizione

Franco Caruso (primo classificato): «Sono molto soddisfatto di iscrivere il mio nome nell’albo d’oro di questa gara, alla quale sono molto affezionato. Nella prima salita sono stato molto aggressivo, mentre nella seconda ho cercato di amministrare il vantaggio che vantavo su Diego. Sono comunque sicuro che se quest’anno avessi corso qualche gara in più, oggi sarei riuscito a battere il mio record dello scorso anno. La macchina è nuova, arrivata da una sola settimana, ma promette bene. Sono tornato alla Levico - Vetriolo stimolato sia dall’amicizia con Diego sia dal fascino della gara e del posto».

Diego Degasperi (secondo classificato): «Per un soffio non sono riuscito a conquistare il primo posto, nonostante una bella seconda manche. Prima di partire lo speaker mi aveva suggerito di non provare a rimontare su Caruso, perché quei tre secondi di distacco sembravano irrecuperabili, ma ci ho provato comunque. Sono comunque stupito della seconda salita, perché prima di partire non avevo le forze per combattere, ma alla fine è stato proprio Franco a darmi la carica. Dal punto di vista organizzativo è stato un grande successo. Questa rimane un’edizione da ricordare per il numero di iscritti, 192, e per i numerosi record battuti. Dopo vent’anni di stop era necessario un anno di rodaggio, per poi affinare la proposta edizione dopo edizione».

Thomas Pedrini (terzo classificato): «Sono partito senza ambizioni di classifica, ma con l’unico obiettivo di fare esperienza. La macchina è difficile da guidare e questa non era la gara ideale per imparare a farlo. Sono per questo molto soddisfatto di essermi classificato vicino a due veterani della salita come Degasperi e Caruso. Ringrazio Christian Merli per l’opportunità che mi ha dato di guidare questa straordinaria vettura. La gara è stupenda e molto tecnica e l’organizzazione impeccabile: faccio i complimenti a Diego, a Silvia e all’intero staff».

Filippo Golin (quarto classificato): «Sono soddisfatto di questo quarto posto assoluto: il lungo lavoro invernale ha dato i suoi frutti. Ieri in prova abbiamo rischiato dove non avremmo dovuto, ma oggi fortunatamente la macchina era di nuovo utilizzabile. Questa è una gara bellissima, ma soprattutto tecnica, adatta per provare l’auto. Abbiamo ancora molto a cui lavorare per settarla la meglio in vista dei prossimi appuntamenti».

Damiano Schena (quinto classificato): «Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, migliore rispetto alle mie aspettative. Dopo la prima manche il distacco dagli altri era minimo, per cui alla partenza della seconda mi sono presentato col coltello fra i denti. Sapevo che ogni minimo errore non mi sarebbe stato perdonato. A conti fatti, sono felice della quinta posizione e in futuro potrò sicuramente migliorarla. Questa è una gara che non ti lascia il respiro, perché il volante non rimane mai dritto, ma con una macchina abbastanza piccola come la mia ci si diverte moltissimo».

Nicola Grazioli (settimo classificato): «Sono soddisfatto del risultato. La seconda manche è andata decisamente meglio della prima, quando dovevamo ancora sistemare l’assetto della macchina. Non siamo al livello dei big e non potremmo mai esserlo, perché la nostra vettura ha ben diciannove anni, per questo molto soddisfatto, quando ho visto la posizione finale quasi mi scendeva una lacrima. In calendario ora ho lo slalom della Mendola e la Trento - Bondone, dove cercheremo di fare meglio dell’anno scorso. Per me la Levico - Vetriolo rimane comunque la gara più bella di tutte: il percorso è favoloso e in alcuni punti tira fuori il meglio di me stesso».

Renato Paissan (primo classificato, gruppo rally): «Questa giornata mi ha dato tanta soddisfazione, soprattutto perché ho realizzato un tempo nettamente migliore rispetto all'anno scorso. Ha fatto una gran differenza la parte più lenta, in cui me la sono cavata molto bene con la nuova macchina».

Dario Baruchelli (secondo classificato, gruppo GT): «Ci siamo divertiti molto e, nonostante il risultato finale, ho imparato a guidare una macchina davvero eccezionale. Rimane comunque il rimpianto per la prima manche. Per me la Levico - Vetriolo non è una semplice gara preparazione in vista della Trento - Bondone, ma una competizione che ha un suo valore e che a me piace moltissimo».

Roman Gurschler (primo classificato, gruppo E2SH): «Sono davvero soddisfatto, la gara è andata molto meglio del previsto. Questa macchina è performante, forse un po’ troppo piccola rispetto a quelle dei big».

Gino Pedrotti: «Nuova stagione e nuova vettura. Quest’anno purtroppo non posso più utilizzare la mia Tatuus, perché non rispetta i nuovi parametri di sicurezza. Quella nuova è comunque molto maneggevole e mi ha permesso di ottenere un risultato abbastanza soddisfacente. Nella prima manche non ho preso alcun rischio, ma non ho staccato un gran tempo, mentre nella seconda ho rischiato molto di più, migliorando di otto secondi. È sempre una soddisfazione da trentino partecipare a una gara locale, per cui ringrazio tutti gli organizzatori».

Denny Zardo (primo classificato, storiche): «Non avevo realizzato di aver battuto il record delle storiche. Sono davvero soddisfatto del risultato, soprattutto perché siamo venuti qui per testare la vettura in vista della Trento - Bondone: a noi non interessava tanto la performance, quanto vedere come si sarebbe comportata la macchina su questo tracciato, abbastanza simile a quello della gara di inizio giugno. Ringrazio i miei sponsor, il meccanico e il team, con cui mi preparerò al meglio per la prossima gara, sperando che il meteo ci assista come oggi.».

Alfonso Bottura (quinto classificato, storiche): «Sono soddisfatto della quinta posizione, soprattutto perché questa mattina non eravamo sicuri di non poter correre a causa di problemi tecnici. Già ieri, nell’ultima salita di prova, la prima marcia non riusciva a entrare, per cui oggi, per motivi di sicurezza, ho deciso di utilizzare solo la seconda, inadatta per i tornanti e le chicane. Avrei sicuramente potuto fare di meglio, perché la vettura è molto performante. Questa è comunque la prima gara che facciamo, corsa per allenarci e per testare la vettura. L’importante alla fine è essere arrivati con un piazzamento onorevole».