Le parole dei protagonisti della 74ª Trento Bondone

Simone Faggioli (primo classificato assoluto): «Sono davvero soddisfatto del risultato ottenuto. La Trento Bondone è una gara di altissimo livello, parte del campionato europeo, con bravissimi piloti e un percorso difficile, a tratti scivoloso. Forse perché ero incattivito dall’anno scorso, non è arrivata la prestazione che avremmo voluto. Battere il record sarebbe stato un enorme successo, ma sarebbe forse stato chiedere troppo, avendo a disposizione un’auto meno prestante rispetto quella del 2017, per cui nel complesso siamo molto soddisfatti. Abbiamo fatto una bellissima gara, con pochi errori, anche se non ero nelle condizioni fisiche ottimali. Il successo di oggi ci darà la carica per la Pikes Peak, per cui partiremo mercoledì».

Christian Merli (secondo classificato assoluto): «Sono molto soddisfatto, perché con questo secondo posto assoluto ho ottenuto un nuovo record personale. Sapevo che Simone sarebbe stato imbattibile, ma puntavo a salire sul gradino più alto del podio del Campionato europeo. Ho commesso qualche piccolo errore, cosa però inevitabile quando si vuole fare sempre di più, inoltre devo ancora adattarmi del tutto alla nuova auto: in questo tipo di gara, dove c’è bisogno di molta trazione, è molto valida, mentre per quanto riguarda la velocità c’è ancora del lavoro da fare».

Diego Degasperi (terzo posto assoluto): «Salire sul podio della Trento Bondone è diventato quasi un vizio, ma uno di quelli da mantenere. È stato un terzo posto molto sudato: dopo la seconda prova di sabato, andata al di sotto delle aspettative, abbiamo apportato delle modifiche alla vettura che ci hanno permesso di ottenere un ottimo tempo oggi. I record sono fatti per essere battuti, ma le classifiche sono sempre quelle. Aver ottenuto il secondo miglior tempo italiano è un grande successo, ma lo è ancora di più aver battuto piloti europei come i due Petit. Voglio dedicare questo terzo posto a tutto il pubblico trentino, che spero ci supporti anche nella prossima gara, la Pikes Peak. Sono consapevole ci saranno piloti molto abili, ma penso che trovando il giusto equilibrio anche loro possono essere battuti».

Thomas Pedrini (quinto assoluto): «È  stata una giornata fantastica. Non mi aspettavo un risultato del genere: considerando i grandi avversari presenti, puntavo alla top ten. Non conoscendo molto l’auto, non mi sarei mai aspettato un tempo di 9’39" in prova, che avrei voluto portare oggi a 9'30", ma sono sceso addirittura fino a 9'28"’. Sono comunque contento del risultato, soprattutto perché non ho mai preso rischi. La vettura è fantastica, plurivittoriosa con Christian, il cui aiuto è stato tra l’altro essenziale».

Luigi Fazzino (settimo classificato assoluto): «Non è l’auto dell’anno scorso e nemmeno il Luigi dell’anno scorso, ma era d’obbligo essere presente dopo la vittoria ottenuta nell’ultima edizione. Questa è stata anche un’occasione per mettere sotto sforzo il mio fisico e vedere fin dove potesse arrivare. Avremmo sì potuto fare meglio, se non fosse stato i problemi di elettronica e di freni, ma non avremmo potuto ottenere lo stesso risultato della scorsa edizione. Comunque stiamo sistemando la nuova auto, con cui proverò nuovamente a vincere la Trento Bondone».

Lucio Peruggini (primo classificato del gruppo GT): «Ci tenevo particolarmente a chiudere questa sfida con un buon tempo perché ho avuto l’onore di testare questa Ferrari nuova di zecca. Ha poca sterzata e quindi ho passato tutta la notte a guardare il camera car di ieri per correggere ogni errore. Evidentemente ho studiato bene. Questo è solo un punto di partenza per il campionato, che continuerò con la mia solita 88».

Thomas Pichler (secondo posto nel gruppo GT): «Puntavo alla vittoria, che purtroppo non ho ottenuto a causa di alcuni problemi di trazione fuori dalle curve. Sebbene ieri durante le prove abbiamo preso due bandiere rosse non potendo così completare la salita, oggi è andata molto bene. Quest’anno mi sono riscattato primeggiando sul mio amico Giuseppe Ghezzi, che ringrazio molto per aver reso questo centenario della Trento Bondone un’edizione fantastica».

Giuseppe Ghezzi (terzo classificato del gruppo GT): «Non è rimasto alcun amaro in bocca per il terzo posto, perché l’importante è essersi divertiti, con il pubblico e con le auto. Oggi non ero in gran forma e Pichler e Peruggini sono stati migliori. Devo fare i complimenti al mio amico Thomas Pichel, che dopo essere stato al mio seguito nella scorsa edizione, quest’anno me l’ha fatta pagare. Complimenti anche a Lucio Peruggini, che è stato molto bravo, ma non abbastanza per battere il mio record. Ovviamente non ci sono scuse quando si parla di motori, ma non posso negare che questo sport richieda molta pratica e costanza, cosa che io non ho potuto avere nell’ultima settimana perché occupato nell’organizzazione dei festeggiamenti del centenario e dell’evento stesso. Più che del risultato sportivo, sono soddisfatto del successo della gara, che ha fatto sold out. Penso che un centenario così rimarrà nella storia. Sono orgoglioso della mia squadra, il top dei team delle Supersalite».

Antonino Migliuolo (primo classificato nel gruppo 3 categoria 1): «Ieri in prova ho fatto un tempone. Oggi a causa di vari problemi non sono riuscito a concedere il bis: in partenza abbiamo trovato l’acqua sui piedi, poi si è rotta la marmitta, in seguito il tubo… In quest’edizione ho vinto il gruppo, ma per l’anno prossimo punteremo a battere il record su questa stessa auto».

Alessandro Zanolli (primo classificato gruppo Rally): «Sono soddisfatto, anche se è rimasto un po’ di amaro in bocca perché le condizioni non mi hanno permesso di scendere sotto i 10’52". C’è stata molta attesa in partenza a causa di un incidente, olio per strada e anche macchine parcheggiate lungo la traiettoria. Comunque sono contento di essere arrivato in cima avendo dato il massimo. Ora mi godo questa vittoria di classe in quella che è la mia gara preferita, che seguo da quando avevo ben quattro anni».

Pietro DeTisi (secondo classificato gruppo Rally): «Sono contentissimo di essere qua, con amici e parenti. Sono partito molto bene e mi sono adeguato alla necessità di non fare troppi traversi, ma a tre quarti ho pizzicato la gomma all’interno, cosa che ha reso la posizione sul podio molto sudata. Ero comunque consapevole che Alessandro fosse imprendibile: questa è la sua gara di casa. Voglio fare un complimento a tutti i miei rivali, con i quali il distacco è stato minimo».

Renato Paissan (terzo classificato gruppo Rally): «Sono più che felice del risultato ottenuto: terzo classificato dell’europeo e secondo classificato del gruppo Rally con un solo centesimo di distacco. Il percorso è sempre una scoperta e ogni anno si impara qualcosa di nuovo, ma quest’edizione, essendo il centenario, ha avuto un sapore ancora diverso».

Anna Maria Fumo (prima classificata gruppo RS Cup): «Soddisfatta del risultato? Sì, ma a metà, dato che non sono riuscita a migliorare il tempo dell’anno scorso. Ora che ho vinto anche questa gara, punto al campionato italiano».

Gabriella Pedroni (seconda classificata di classe +3000, settima classificata gruppo E1): «Quest’anno la Trento Bondone non è stata solo una gara, ma anche l’occasione per rilevare dati sulla macchina, sulla quale stiamo lavorando. A causa di vari imprevisti non ho ottenuto il tempo che speravo, ma va benissimo così. Sono consapevole che in vista dell’anno prossimo dobbiamo lavorare sulla potenza, ma per ora siamo sulla via giusta. Sono felice di essere qua: alla mia prima Trento Bondone non mi sarei mai aspettata di correre anche il suo centenario».

Alex Picchi (primo classificato gruppo TCR): «Questa è stata la mia seconda Trento Bondone: una gara magnifica, preparata e studiata benissimo assieme a mio papà per ottenere il miglior risultato possibile. L’anno scorso avevamo impiegato ben due giorni per studiare il percorso, lungo e molto tecnico. In questa edizione ho potuto guidare una macchina più performante, ma allo stesso tempo più difficile da maneggiare, ciò nonostante mi sono subito trovato bene. Sarò sicuramente presente anche nelle prossime edizioni».

Piero Lottini (primo classificato, vetture storiche): «La salita della Trento Bondone è fantastica, soprattutto per il suo chilometraggio e per i suoi numerosi tornanti. Inoltre la gara può contare su un'organizzazione perfetta. Come nelle prove, anche oggi ho fatto il miglior tempo; non ho avuto grandi avversari in questa edizione, perché nessun’altro ha un'auto come la mia: quella con cui correva Umberto Bonucci, una macchina perfetta, con un motore straordinario, che mi ha dato la possibilità di ottenere ottimi risultati sebbene non sia un grandissimo pilota».

Maurizio Pioner (sesto classificato vetture storiche):  «Mi sono divertito moltissimo, più dei bambini dell’asilo. Sono davvero felice di essere arrivato al centesimo anniversario guidando questa vettura, la Subaru Legacy con cui già avevo vinto il Valsugana Historic Rally. È una vettura a quattro ruote motrici della fine degli anni ’90, a bordo di cui hanno corso grandi piloti, fra cui Colin McRae. È un onore e motivo di orgoglio perciò guidarla. Penso che i cento anni della Trento Bondone resteranno negli annali: l’università delle salite è qui, la storia delle gare di velocità in salita si fa qui».