Le parole dei protagonisti della gara trail e short
Camilla Rizzardi (prima classificata, DoloMyths Run Trail): «Sono molto felice, ma anche un po’ sorpresa di aver conquistato il primo posto, considerando che questa è stata la mia prima volta alla Dolomyths Run Trail. È stata una gara meravigliosa durata quasi 5 ore, durante le quali ho potuto godermi i panorami, anche se si è trattato di una corsa in solitaria, con solo me stessa come riferimento. Correre in Val di Fassa, soprattutto su un percorso così spettacolare, è un vero onore. Con questa disciplina ho iniziato per scherzo: avevo sempre corso a livello amatoriale, fino a quando ho deciso di partecipare a una gara vicino a casa senza troppe aspettative. Ora invece, questa disciplina è diventata la mia grande passione».
Martina Dal Bosco (seconda classificata, DoloMyhts Run Trail): «Sono davvero soddisfatta del risultato e del tempo che ho fissato, ben venti minuti in meno rispetto all’anno scorso. Al Passo Fedaia ho incontrato alcune difficoltà, ma durante la discesa sono riuscita a ridurre la distanza dalla prima. Il percorso è sempre meraviglioso: oltre a essere ben battuto, perfetto per correre, offre un panorama spettacolare».
Silje Skorve Skarpeid (terza classificata, DoloMyths Run Trail): «Sono molto contenta del terzo posto, soprattutto perché ho preparato questa gara in sole due settimane e mezzo. Quest’anno sono tornata in Trentino per ritornare in questi scenari, dopo esserci stata un paio di anni fa per partecipare alla SkyRace, anche se stavolta ho affrontato circa venti chilometri in più e un percorso diverso. Lo spettacolo offerto dalle Dolomiti rimane sempre meraviglioso. Tornerò anche l’anno prossimo, con un po’ più di allenamento».
Giacomo Forconi (primo classificato): «All’inizio è stato difficile a causa della bassa temperatura, ma quando è salita mi sono ripreso e, lungo il Viel del Pan sono riuscito a raggiungere i due avversari in testa. Non mi aspettavo né di vincere né di stabilire un record, per cui sono davvero felice del risultato. Vengo qui a sciare fin da quando ero bambino, Canazei è come una seconda casa e questo rende ancora più speciale questa vittoria».
Diego Angella (secondo classificato, DoloMyhts Run Trail): «Questo secondo posto mi ha davvero soddisfatto, anche se un po’ di rammarico per aver perso la prima posizione a causa di un infortunio imprevisto è presente. Sono caduto al decimo chilometro sull’asfalto, ma sono riuscito a riprendermi, anche se progressivamente. Il percorso è davvero bellissimo ed il panorama delle Dolomiti stupendo. Quattro anni fa ho preso parte al SellaRonda Trail Running, quest’anno alla DoloMyths. Una cosa è certa: l’anno prossimo sarò di nuovo qui».
Alessandro Riva (terzo classificato, DoloMyths Run Trail): «È stata una gara molto impegnativa: all’inizio ho avvertito buone sensazioni e ho corso la prima salita con un buon ritmo, ma verso il ventesimo chilometro ho iniziato ad avvertire dolori alle gambe. Da quel momento in poi, correre è stato un vero calvario. Alla fine, in discesa, sono riuscito a riprendere i ragazzi davanti e ho sprintato fino alla fine, motivato anche dalla bellezza dei paesaggi: qui i panorami sono unici».
Martina Falchetti (prima classificata, DoloMyths Run 12k): «Sono assolutamente soddisfatta del risultato e spero di tornare anche l’anno prossimo, magari su una distanza diversa. Il percorso è molto corribile e vario; anche se ti spacca le gambe, la soddisfazione dopo una fatica del genere, unita alla scenografia dell’arrivo, ne vale davvero la pena. Sono partita subito davanti e ho cercato di mantenere la posizione fino alla fine. Ho deciso di dare il massimo, vivendo questa gara come un allenamento in vista dei Campionati italiani di corsa in montagna, e così il risultato è arrivato naturalmente».
Isacco Costa (primo classificato, DoloMyths Run 12k): «Sono molto contento per il risultato, non solo personale ma anche di squadra, dato che sul podio abbiamo festeggiato la tripletta Salomon. Il percorso è molto vario, alternando tratti veloci e tratti ripidi, ma il passaggio che ho preferito è stato quello con i tornanti. Nel complesso non è stato particolarmente difficoltoso, se non per un pezzo di ferrata, dove ho dovuto fare attenzione a non cadere. La gara è stata gestita molto bene: il tracciato era facilmente riconoscibile e una bici apriva il percorso, dettando anche il passo. È stato un ottimo allenamento in vista dei Campionati Italiani di corsa in montagna».