I Periti Industriali Trentini si ritrovano venerdì 19 giugno a Trento per l’assemblea annuale, che si pone come obiettivo la sperimentazione e la volontà di iniziare un nuovo percorso formativo. C’è dunque grande attesa per l’importante incontro che inizierà alle 14.30 presso il Centro Congressi Interbrennero di via Innsbruck.
La categoria dei Periti Industriali si sta impegnando per mantenere, nel settore tecnico ingegneristico, il suo ruolo strategico. Principio del quale ha piena consapevolezza il Consiglio Direttivo dei Periti Industriali del Trentino, riprendendo il titolo del congresso nazionale «Andare Oltre», svoltosi nel novembre scorso, e al quale hanno partecipato i consiglieri del Collegio di Trento in qualità di delegati. Questo leit motiv deve essere inteso come una grande opportunità per costruire un futuro solido per la categoria.
L'assemblea di venerdì sarà divisa in due momenti: Il primo quello con le consuete relazioni. Avrà l’onore di aprire i lavori il presidente Lorenzo Bendinelli, che illustrerà l’attività svolta dal Collegio di Trento nell’ultimo anno, mentre il segretario Gabriele Cassietti riepilogherà il lavoro impostato dal Consiglio e il tesoriere Fabio Dandrea darà lettura dei bilanci: consuntivo 2014 e preventivo 2015. Seguirà il dibattito con gli iscritti, di solito molto partecipato e saranno votate le relazioni ed i bilanci.
La seconda parte del pomeriggio, a partire dalle 16.30, sarà dedicata al convegno dal titolo «Un futuro da progettare». Un momento di discussione importante, che evidenzierà le priorità del Collegio di Trento, che sta operando per creare un percorso formativo equivalente a quello universitario, con l’obiettivo di dare continuità alla professione di Perito Industriale. La figura del Perito Industriale è quella di un tecnico del settore ingegneristico che ha un forte significato, non solo per il glorioso passato. I Periti Industriali sono stati, assieme a tanti altri tecnici, i protagonisti della ricostruzione del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ne è testimonianza un incontro, nell'autunno scorso dei Periti Industriali diplomatisi nel 1964 all'Istituto Tecnico Industriale Michelangelo Buonarroti di Trento e che nel cinquantennale del diploma si sono radunati, ricordando, non solo la gioventù, ma l'essere categoria professionale che ha fatto l'Italia.
Oggi i Periti Industriali sono consapevoli che debbono crescere, adeguandosi alle nuove e moderne tecnologie, creando una professione che deve puntare ad un formazione tecnica superiore e cercare di essere parte del mercato europeo delle libere professioni. Per questo i Periti Trentini stanno mettendo le basi per creare una Formazione tecnica superiore, la quale, grazie all'autonomia del Trentino potrà diventare un progetto pilota innalzando il livello Eqf (Quadro europeo delle qualifiche) al sesto.
Dovranno essere create nuove figure capaci di confrontarsi con un mercato globale. Non è un caso che questo modello formativo abbia un embrione sperimentale in Trentino, terra dai forti legami con il nord dell'Europa, poiché si avvicina molto a quello impostato in Austria e Germania nelle fachhochschule. Un nuovo modo di essere Perito Industriale alzando il livello formativo e creando la Fts (Formazione tecnica superiore), dove l'alternanza scuola-lavoro ed in questo "lavoro" ci sta quello negli studi professionali, permetta di innovare i vari sistemi di qualificazione professionale, diventata ormai atto inderogabile di uno scenario del lavoro profondamente mutato. In questo modo la nuova formazione fornirà una maggiore centralità delle competenze, flessibilità nei percorsi formativi e mobilità tra i corsi di studio. Questi sono alcuni dei punti focali sui quali si ragionerà al convegno: «Un futuro da progettare» con il coinvolgimento di molti Enti ed Istituzioni. Sono previsti interventi dei politici della Provincia Autonoma di Trento, dei funzionari del Miur, dell'Università, dei vertici nazionali: Consiglio nazionale dei Periti Industriali e dell'Eppi (Cassa di previdenza dei Periti Industriali). Interverranno inoltre rappresentanti degli altri ordini, i responsabili della Formazione tecnica superiore del Trentino, del mondo dell'industria e dell'artigianato. Tutti assieme a ragionare, nella consapevolezza di progettare il futuro in modo responsabile e per il bene del Paese.