Tadei Pivk sorpreso dal forcing iniziale
Philip Goetsch ringrazia i bastoncini

Ecco le interviste realizzate ai protagonisti delle quattro competizioni proposte dall’Unione sportiva Cornacci lungo i sentieri del Monte Cornon e Monte Agnello.

Tadei Pivk – 1° classificato Stava Mountain Running: «Vengo da un periodo in cui mi sento molto bene, anche perché sto preparando al meglio l'importante appuntamento con la Dolomites Sky Race di metà luglio. Il percorso della Stava Mountain Running mi piace: si incontra subito una salita molto dura e poi ce ne sono  altre. Ho capito che si poteva fare la differenza, anche se generalmente parto abbastanza piano. I miei avversari, invece, hanno imposto subito un ottimo ritmo e lo dimostra il fatto che, sulla salita del Cornon, abbiamo stabilito tempi molto vicini a quelli fatti segnare dai primi classificati del Verticale. Bene così».

Michele Tavernaro – 2° classificato Stava Mountain Running: «Se penso che nella prima edizione di dieci anni fa chiusi terzo, significa che in questi anni ho sempre tenuto duro e finché mi diverto continuerò a correre. Tenevo molto a questa gara e a conquistare un buon risultato. Proprio per questo ho cercato di gestirmi al meglio, con l'obiettivo di rimontare nella seconda parte del percorso. Così è andata e ne è uscito un ottimo secondo posto. Sapevamo che Pivk era il più forte e che era impensabile batterlo. Sono contento sia per il risultato sia per la prestazione nel complesso: mi sono gestito bene e non ho mai patito la stanchezza».

Mattia Gianola – 3° classificato Stava Mountain Race: «Sono contentissimo perché alla vigilia della gara non mi aspettavo una prestazione del genere. Nella prima parte del percorso ho cercato di gestirmi e sono riuscito a difendermi bene, sfruttando in particolar modo i tratti in discesa, dove per caratteristiche riesco a esprimermi bene. Sulla salita di Monte Agnello ho sentito che le gambe rispondevano ancora e negli ultimi 5 km sono riuscito a completare la rimonta fino al terzo posto. Un risultato che per me ha un grande significato, perché frutto di tanti sacrifici e della grande passione che ho per questo sport. Arrivare terzo in una gara di ottimo livello non può che far piacere».

Philip Götsch - 1° classificato Verticale del Cornon: «Sono molto soddisfatto della mia prova, soprattutto perché la concorrenza era alta e qualificata. Per i primi tre-quarti di gara è stato Boscacci a fare il ritmo, poi ho provato ad aumentare l'andatura e mi sono trovato da solo. Vincere davanti ad atleti di nome non può che far piacere. Il percorso è molto tecnico, con sassi, gradini, tratti in cui bisogna correre e tratti in cui si cammina: c'è un po' di tutto. Alcuni hanno preferito non usare i bastoni, ma io ho preferito non impiegarli. Penso che la scelta sia stata azzeccata».

Nicola Pedergnana – 2° classificato Verticale del Cornon: «Sono davvero contento della mia prova. Vista la qualità dei partenti, non mi aspettavo certo di finire sul podio, anche se poco dopo il via ho capito che poteva essere una buona giornata per me. Ho provato buone sensazioni fin dall'inizio e il risultato è venuto. Non potevo davvero chiedere di più. Nella prima parte di gara sono stato in scia a Nadir Maguet, un atleta che è sui miei livelli. Poi ho visto che stavo bene e a quel punto ho provato ad aumentare. Tagliare il traguardo prima di atleti come Boscacci e Zemmer mi riempie di orgoglio. Un risultato che mi dà nuovo morale per il prosieguo della stagione».

Michele Boscacci – 3° classificato Verticale del Cornon: «Sapevo di avere buone chance di podio, ma purtroppo ho pagato lo sforzo nel finale. Zemmer non era probabilmente al top della condizione, ma c'erano comunque ottimi atleti. Götsch e Pedergnana hanno imposto un ottimo ritmo e devo far loro i complimenti. Io ho fatto gara di testa fino a metà percorso, poi Götsch ha pigiato il piede sull'acceleratore: da lì al traguardo per me è stato un calvario. Nel finale mi ha superato anche Pedergnana e a quel punto ho cercato di guardarmi alle spalle e di mantenere la terza posizione. Sono comunque contento».

Elisa Sortini - 1ª classificata Stava Mountain Race: «Era la prima volta che partecipavo alla Stava Mountain Race: ho vinto e ho stabilito il nuovo record. Non potevo chiedere niente di più e sinceramente non pensavo di poter vincere. Avevo deciso di affrontare la gara con calma, con l'obiettivo di strafare. Siamo partite abbastanza caute e, a dire la verità, nel primo pezzo della salita del Cornon ho faticato parecchio. Poi la gara è diventata più regolare e ho provato buone sensazioni. Dopo la prima discesa ho deciso di provare a forzare un po' il ritmo ed è andata bene. Il percorso è molto bello e spero di riuscire a tornare già l'anno prossimo».

Debora Cardone - 2ª classificata Stava Mountain Running: «È stata una dura battaglia, con tanti tira e molla. In ho fatto parecchia fatica, non andavo, mentre in discesa, nonostante la condizione non ottimale, sono riuscita a difendermi meglio. Non capita spesso di vedere una gara femminile così combattuta e penso che, in una giornata come quella di oggi, la soddisfazione di salire sul podio sia doppia per tutte. Il percorso è stupendo e mi spiace che la grande fatica non abbia consentito di godermelo fino in fondo. Il mio bilancio è comunque positivo».

Raffaella Rossi - 3ª classificata Stava Mountain Race: «È stata una gara in cui, a seconda del tratto del percorso, emergevano le caratteristiche dell'una o dell'altra atleta. Per quello ci siamo alternate in tre al comando. Io sono andata meglio nella prima parte, meno nella seconda, che non si addiceva molto alle mie caratteristiche. Il terzo posto comunque mi soddisfa. Ho fatto una buona gara e non ho sofferto molto. È sempre bello essere qui, soprattutto perché l'anno scorso a quest'ora ero a casa alle prese con un infortunio».

Francesca Rossi - 1ª classificata Verticale del Cornon: «Sono veramente contenta, sia per la vittoria, sia perché sono riuscita a migliorare il tempo con cui avevo vinto nel 2012 e a scendere sotto il muro dei 60 minuti. Da domenica scorsa soffro di un fastidioso mal di schiena, che pensavo avrebbe potuto frenarmi in gara. Proprio per questo, sono partita abbastanza tranquilla: quando ho sentito che il dolore alla schiena era sopportabile, ho aumentato il ritmo ed è arrivata questa bellissima vittoria».

Massimo Dondio – Direttore Tecnico Stava Mountain Race: «Giornata straordinaria dal punto di vista organizzativo per lo staff della Cornacci, grazie al grande lavoro dei tanti volontari, ma anche dal punto di vista agonistico con prestazioni davvero di rilievo. La nostra gara continua a crescere anno dopo anno, sia in qualità organizzativa sia in fatto di partecipanti. È una competizione dura e non per tutti e proprio per questo motivo questa continua evoluzione è un fattore davvero importante».

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