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Tre su tre. Vincenzo Milesi e Ana Nanu si calanio sempre più nei panni dei "cannibali" alla 17ª Val di Fassa Running Volvo. Dopo aver dominato le prime due frazioni, hanno concesso il tris nella prova che ha ruotato intorno alla località di Fontanazzo, per una lunghezza complessiva di 11,10 km (dislivello di 345 metri), inclusiva dell’impegnativa salita verso la Val Udai. Se la Nanu aveva già messo in tasca lunedì la sesta affermazione nella kermesse fassana, il bergamasco dell’Atletica Orobie con la prestazione di oggi ha fornito un segnale importante sul proprio stato di forma, tant’è che il suo principale rivale, Massimo Galliano, ha ammesso di nutrire poche speranze di poterlo superare. Sul traguardo Milesi è riuscito a guadagnare altri 17 secondi ed ora i due in classifica sono separati da soli 30 secondi, ma il lombardo risponde in maniera perentoria a tutti gli attacchi che gli vengono proposti.
Ci hanno provato in tutti i modi Galliano, Campetti e Regazzoni a mettere in difficoltà il leader, ma lui non si è fatto mai intimidire. Nel primo tratto pianeggiante il cuneese ha subito forzato, creando la prima selezione, fatta da un gruppetto di cinque fuggitivi (Milesi, Galliano, Campetti, Regazzoni, Aimar), poi quando la strada da Mazzin ha iniziato a salire verso la Val Udai Galliano ha nuovamente provato un forcing, ma Milesi lo ha seguito come un’ombra, mentre gli altri tre hanno leggermente perso contatto. Terzo affondo di Galliano nell’impegnativa e pericolosa discesa sul ciotolato, al termine della quale il cuneese è riuscito a guadagnare una ventina di metri, ma nel piano è andato in crisi e così Milesi ha ripreso la testa, prendendosi anche il lusso di guadagnare altri secondi sul traguardo di Fontanazzo.
Il bergamasco di Roncobello ha tagliato il traguardo dopo 44’06” di gara, precedendo di 17 secondi Massimo Galliano, di 53” Marco Campetti, di 1’10” Andrea Regazzoni, quindi di 2’20” Enrico Aimar. Nella generale il leader vanta ora 30 secondi sul cuneese del Gs Roata Chiusani, quindi 3’53” su Andrea Regazzoni, 4’26” su Marco Campetti e 5’34” su Enrico Aimar.
La gara femminile ha visto la rinascita della trentina Mirella Bergamo, dopo la giornata negativa di lunedì. La portacolori del Gs Valsugana è apparsa "in palla" su una morfologia che si adatta alle sue caratteristiche ed ha provato ad attaccare sin dai primi metri, affiancata sempre da Ana Nanu. Quando però è aumentata la verticalità, la rumena con passaporto italiano ha aumentato in ritmo delle le falcate, andandosene in solitaria verso il punto più alto della tappa e gestendo la gara in discesa e nell’ultimo tratto pianeggiante. Sul traguardo la Nanu ha concluso con il tempo di 52’36”, infliggendo 1’09” alla Bergamo, 1’45” alla Serafini e 2’59” alla Mazzel. Ora nella generale la romagnola d’adozione (vive a San Mauro Pascoli in Romagna) ha addirittura 5 minuti sulla Bergamo e 5’55” sulla Serafini.
Domani giornata di meritato riposo e spazio a più piccoli. Alle 17.30 è infatti in programma la Mini Val di Fassa Running in località Fraine a Pera di Fassa, quindi alle 21 la serata con Loredana Cont e la proiezione delle immagini delle prime tre tappe presso il tendone delle manifestazioni di Pozza di Fassa.
Come l’Indurain dei tempi migliori Vincenzo Milesi risponde a tutti gli attacchi dei rivali, tenendo sempre più saldo sull’addome il pettorale nero di leader: «È stata una tappa dura sin dai primi chilometri. Galliano, Campetti e Regazzoni hanno provato ad attaccare subito, non c’è stato un attimo di tregua. Però stavo bene ed anche in salita sono rimasto incollato a Galliano, che nella discesa verso Mazzin è riuscito a staccarmi. Poi ho recuperato e nel finale ho pure guadagnato qualche secondo, che è sempre importante. La giornata di riposo viene a pennello. Un pensiero alla classifica finale? Incrocio le dita, la situazione finora è favorevole».
Il vincitore delle ultime quattro edizioni Massimo Galliano pare alzare bandiera bianca: «Vincenzo ha una marcia in più. In queste tre tappe ho provato in tutte le maniere ad attaccarlo, ma lui risponde colpo su colpo. Quest’anno poi non ho la tenuta delle passate edizioni, poiché a seguito di un infortunio non ho nelle gambe la preparazione invernale. Anche oggi ho provato ad attaccare subito e anche sulla salita, ma Milesi era sempre dietro di me. Ho rischiato anche in discesa, che era pure pericolosa, staccandolo, ma poi è tornato sotto. Negli ultimi due chilometri avevo finito proprio la benzina. Giovedì è meglio che mi risparmi per il tappone finale, perché dietro Campetti e Regazzoni fanno forte».
Continua a sorprendere se stesso, ma non solo, Marco Campetti, ancora terzo: «Sono molto soddisfatto. Non ho mai partecipato ad una gara a tappe, correndo abitualmente in pista e su strada. Grazie ad un mio concittadino ho dunque voluto mettermi alla prova qui alla Fassa Running e devo dire che si tratta di un’esperienza fantastica. Non avendo riscontri su queste tipologie di gara io affronto le frazioni giorno per giorno. Se alla fine sarà podio tanto meglio».
Ana Nanu cambia tattica ed ora pensa ad amministrare il vantaggio sulle avversarie: «Mi sarebbe piaciuto sfidare Gloria Marconi, perché non l’ho mai affrontata nemmeno quando eravamo entrambe in nazionale. Sarebbe stato un bel duello. Nella tappa di oggi mi ha sorpreso all’inizio Mirella Bergamo, che è partita subito forte, poi quando la strada ha cominciato a salire ho cambiato il ritmo, superandola. Nel finale poi ho gestito le energie. Mi sto divertendo».
Soddisfatta la trentina Mirella Bergamo, dopo la giornata no di lunedì: «In una gara a tappe una giornata di crisi ci sta, l’importante è reagire e metterla alle spalle e così è stato. Sono contenta per le risposte che ho avuto oggi e perché questa tappa era molto percorribile. Con la Serafini è davvero una bella sfida. Siamo molto vicine. Lei è molto umile, ma anche molto forte. Vediamo come andrà a finire. Si deciderà tutto nell’ultima frazione, che è in salita, ma molto in progressione. Speriamo di recuperare bene, vista la mia "giovane" età…».
Un po’ affaticata Susanna Serafini: «Sono arrivata al traguardo con il fiatone, quest’anno mi sono allenata poco su pianura e ripetute, quindi ho faticato più del previsto. La classifica non è male, prendo ciò che viene».
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