Le interviste ai protagonisti della gara
Pivk stupito della propria rimonta in discesa

Anche quest’anno è stata la seconda parte di gara e in particolare l’impegnativa discesa che dai 3.150 metri di Piz Boè porta ai 1.450 metri del traguardo di Canazei a fare la differenza per la vittoria finale, come raccontano i protagonisti a fine gara:

Tadei Pivk (team Crazy Idea): «Finalmente è arrivata la vittoria in questa gara. A Canazei avevo già trionfato in versione invernale nella sci alpinistica, ma mai nella Dolomites SkyRace. Una vittoria che voglio condividere con mia moglie e con il mio preparatore Luigino che mi seguono sempre con tanto entusiasmo e che voglio dedicare al mio amico Roland che oggi compie gli anni. Sino al Piz Boè ho faticato davvero tanto anche se penso di non essere stato lontano dai tempi di Kilian. Davanti Padua Rodriguez ed Egli andavano davvero forte e non pensavo di riuscire a colmare il gap. In discesa io e Ionut abbiamo spinto forte, riuscendo a raggiungerli e a superarli. Le gambe oggi giravano bene in discesa e quindi ho provato ad attaccare Zinca che si è staccato e nel finale ho controllato, anche se continuavo a girarmi perché il romeno è davvero forte».
Infine un gesto davvero nobile: «Devolvo il montepremi incassato oggi a Canazei alle popolazioni rimaste coinvolte nel terrremoto che ha investito il Nepal, lo farò consegnando l'importo a Mira Rai».

Ionut Alin Zinca (Team Valetudo): «Sono abbonato al secondo posto in questa gara, visto che negli ultimi quattro anni sono arrivato ben tre volte a ridosso del vincitore. Un po’ mi spiace però non ho rimpianti, Tadei aveva qualcosa in più, mi ha staccato di mezzo minuto che ha mantenuto sino alla fine, dove ho sofferto perché avevo male ai piedi. Sono comunque contento perché ho abbassato di 2 minuti il mio personale. Prima o poi la vincerò».

Pascal Egli (Salewa St. Gallen): «Straordinario risultato per me. Mi sono iscritto all'ultimo momento dopo l’esperienza del 2013 e non pensavo certo di salire sul podio. Sin dai primi chilometri mi sono sentito bene, riuscendo a mantenere un buon ritmo sino alla Forcella. Poi ho preferito non strafare cercando di gestire le energie per la discesa e Saul mi ha superato. L’ho poi ripreso in discesa, dove assieme abbiamo commesso un errore di traiettoria perdendo tempo nelle inversioni. Ci siamo visti sfrecciare Pivk e Zinca sulla sinistra. Andavano forte. Sono felicissimo. Davvero una bella gara, con tanto pubblico. Un’emozione unica».

Saul Padua Rodriguez (team Crazy Idea): «Sono andato molto bene sino al Passo Pordoi, poi ho aumentato il ritmo dalla Forcella al Piz Boè cercando di fare selezione. D’altronde la salita è il mio terreno. Putroppo nella discesa ho sbagliato strada e ci hanno superato. Il bilancio è comunque positivo. Per me è stata una gara speciale, la più veloce di sempre sul traguardo di Canazei e cercherò di ripartire da questo risultato per migliorare ancora».

Megan Kimmel (Team Dynafit): «Sono felicissima per aver partecipato a questa gara e ancor più per questa vittoria. In salita ho sofferto molto per non perdere troppo terreno da Laura Orgué, poi in discesa ho cercato di dare il tutto per tutto e mi è andata bene. Ho dovuto attendere di arrivare sulla strada, però, per piazzare l'allungo decisivo, ma fino a quando non ho visto il tempo non avevo realizzato che avevo stabilito il nuovo record».

Laura Orgué Vila (Team Salomon): «Peccato non aver vinto, ma sono comunque soddisfatta per la mia prova, visto che ho fissato lo stesso tempo di dodici mesi fa ed anche perché dopo il Vertical di venerdì dovevo superare le sensazioni non positive provate nella circostanza. Invece ho costruito un’ottima prestazione, soprattutto in salita, dove ho dato il tutto per tutto per cercare di staccare le avversarie. Nel primo tratto in discesa sono andata bene, poi ho perso l’orientamento e secondi preziosi. A causa del caldo mi sono uscite le vesciche sotto i piedi e non riuscivo a correre bene. Megan è stata più forte. Complimenti».

Elisa Desco (Scott Sports): «Un podio alla prima partecipazione è un super risultato. Il mio compagno Marco mi aveva anticipato la difficoltà di questa gara e devo dire che è stata davvero dura. Ho faticato tanto nella parte centrale di gara, in particolare nella discesa dal Piz Boè, mi sembrava di essere... una foca per il modo in cui stavo correndo. Sono andata bene sino a Passo Pordoi, quando ero seconda, poi mi hanno superato la Kimmel e la Dvergsdal. In Val Lasties mi ha pure ripreso e passato la Forsberg, ma negli ultimi 3 chilometri, quando la strada è diventata più scorrevole, ho ritrovato il ritmo, superando la svedese, quindi i 2.000 metri finali li ho affrontati a tutta, centrando il bronzo».

Michele Tavernaro (Team La Sportiva): «Quest’anno il livello degli avversari era davvero elevato. Per quanto mi riguarda ho disputato una buona prova, in linea con i tempi di qualche anno fa. Ho perso un po’ di terreno nella discesa, ma sono contento di come sta andando la mia stagione».

Christian Varesco (Team La Sportiva): «A causa dell’infortunio di qualche settimana fa ero incerto se prendere il via o meno, ma il richiamo di questa gara è irresistibile. Non mi pento di questa scelta. Va bene così».

Mira Rai (Trail Running Nepal): «Che gara, in un percorso davvero fantastico. Soddisfatta della mia prova anche se sono abituata a competizioni più lunghe. Mi sto abituando a queste distanze. Volevo ringraziare gli organizzatori per l’iniziativa di raccolta fondi a favore dei miei connazionali colpiti dal terremoto. Li utilizzeremo assieme a Richard Bull di Trail Running Nepal per un’iniziativa particolare».

Diego Salvador (Presidente Comitato Organizzatore): «Non è facile ripetersi, ma ogni anno abbiamo sempre un record da festeggiare. Quest’anno quello dei partecipanti, ma soprattutto delle nazioni presenti, ben 35. È un segnale che il lavoro svolto con lo staff va nella giusta direzione. Grazie davvero a tutti e in particolar modo ai 200 volontari che in questi giorni si mettono a nostra disposizione con dedizione e professionalità».

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