Per Beccari la vittoria più bella in assoluto
e per Pedevilla la realizzazione di un sogno 

Un mix di crampi e sorrisi sul traguardo di Canazei fra i protagonisti della quinta edizione della Sellaronda Trail Running, una gara spettacolare, che ha visto la vittoria dei due atleti ladini, forgiati dagli allenamenti su queste montagne: Filippo Beccari e Anna Pedevilla. Ecco le dichiarazioni raccolte.

Filippo Beccari (primo classificato): «Vincere la gara di casa è davvero un’emozione straordinaria, la mia vittoria più bella su un tracciato che mi piace molto. È stata una sfida molto combattuta ed incerta soprattutto nella prima metà gara, siamo rimasti una decina a Selva Gardena ed in sei a Corvara. Poi io e Sterni abbiamo allungato sugli avversari nella discesa che portava ad Arabba, mantenendo un importante vantaggio sino a Porta Vescovo. Al Rifugio Padon il mio compagno di avventura ha avuto forti crampi ed ha rallentato il ritmo. Lì ho capito che potevo conquistare la vittoria, mi sono girato, ho visto che avevo un buon margine ed ho gestito le energie, pur avendo crampi a mia volta. Una giornata davvero speciale».

Christian Pizzatti (secondo classificato): «Sono tornato con alla Sellaronda dopo l’esperienza del 2013, trovando un percorso diverso e decisamente impegnativo. Sono contento per come ho gestito la mia gara in una giornata dove per me è andato tutto nel verso giusto. Non ho avuto problemi e poi nel finale Sterni, con i suoi problemi fisici, mi ha servito su un piatto d’argento il secondo posto. Purtroppo succede in queste gare lunghe, era accaduto anche a me in passato, però mi spiace molto per Walter, perché stava andando bene».

Walter Sterni (terzo classificato): «Non so come ho fatto ad arrivare al traguardo. L’ultima discesa dal Belvedere è stata un calvario. Avevo il quadricipite bloccato per un crampo e sentivo un dolore lancinante, ma non ho voluto mollare, mi spiaceva buttare al vento una gara che fino al rifugio Padon avevo gestito bene e in testa con Beccari. Purtroppo capita e aver portato a casa un podio in questa occasione vale triplo».

Giuliano Cavallo (quarto classificato): «Sono partito bene, ma nell’utima salita a Porta Vescovo ho iniziato a soffrire e sono stato costretto a calare il ritmo. Sono davvero stanco dopo questa stagione intensa, anche perché solo quindici giorni fa ho affrontato una competizione di 100 km. La Sellaronda mi è piaciuta, una gara lunga e impegnativa dal punto di vista muscolare, con passaggi spettacolari. Tornerò l’anno prossimo cercando di salire sul podio».

Nicola Giovanelli (sesto classificato): «Alla vigilia non sapevo cosa aspettarmi, la forma era buona ma non avevo riferimenti. Complessivamente sono contento del risultato, anche se ho avuto due momenti di crisi nella discesa verso Arabba e dopo Porta Vescovo, che comunque sono riuscito a gestire bene».

Anna Pedevilla (prima classificata): «Vincere questa gara è un sogno che si realizza. Ma è stata una faticaccia, perché il tracciato non concedeva tregue. Mi sentivo bene ed ho cercato di imporre il mio ritmo sin dai primi chilometri, riuscendo a conquistare la leadership senza preoccuparmi troppo delle avversarie. Le gambe giravano bene e mi sono anche potuta godere un tracciato davvero fantastico, che nella parte fassana e veneta non conoscevo per nulla. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, che mi incita e mi sostiene sempre nelle mie competizioni».

Lara Mustat (seconda classificata): «Quest’anno ho sofferto molto, non me lo ricordavo così duro il percorso. Nella seconda parte ho proprio tribolato, anche perché mi sono comparse le vesciche sotto i piedi e così ho sofferto molto in discesa. Poi mi ha raggiunto Cristiana, con la quale abbiamo percorso gli ultimi chilometri. Nel finale ho voluto sprintare, non volevo gettare al vento quanto di buono avevo fatto nella prima parte e così è arrivato il secondo posto».

Cristiana Follador (terza classificata): «Sono felicissima. È un anno che aspetto questa gara, che avevo scoperto dodici mesi fa e che ritengo la più bella della stagione. Mi sono preparata per questo evento e ci ho messo il cuore per centrare un podio. Sono felice di come ho dosato le energie a differenza dello scorso anno, senza soffrire. Nel finale sono riuscita a raggiungere Lara, ma nello sprint aveva qualcosa in più».

Diego Salvador (presidente Comitato Organizzatore): «La nostra è una gara giovane che cresce anno dopo anno e i numeri sono davvero significativi e gratificanti con oltre 300 iscritti in rappresentanza di 15 nazioni. Siamo inseriti in due prestigiosi circuiti e cercheremo di crescere anche nelle prossime stagioni, grazie allo splendido lavoro che i quattro Comitati delle valli ladine stanno facendo con i propri volontari».

Francesco Valentini (senatore): «Sono uno dei cinque senatori di questa gara, avendo partecipato a tutte e le edizioni, anche se quest’anno ho sofferto nel finale. Mi è piaciuta molto la variante del rifugio Padon, in un contesto paesaggistico strepitoso, anche se è stato il mio momento più difficile. Arrivare al traguardo è comunque sempre un successo».

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