È un fine settimana particolarmente ricco di appuntamenti, quello in arrivo, per la decima edizione di “Mese Montagna”. Il festival che affronta le tante sfaccettature del rapporto fra l’uomo e gli ambienti di alta quota domani punterà i propri riflettori sulla corsa in montagna, una disciplina che attira a sé un numero di praticanti sempre più elevato e che nella circostanza sarà rappresentata da atleti di primissimo piano.
Sul palco del Teatro di Vezzano, dalle ore 20,45 (ingresso a 3 euro), ascolteremo quindi i racconti di Antonio Molinari, 946 gare all’attivo con 428 vittorie e 684 piazzamenti sul podio, e Francesca Iachemet, azzurra nel Campionato Mondiale di lunghe distanze del 2014 e del 2015. Della specialità delle skyrace si occuperanno Fulvio Dapit, uno fra i più forti atleti del mondo, quest’anno laureatosi campione italiano di ultra skymarathon, e Daniele Cappelletti, che spazia dalla corsa in montagna classica, alle skyrace, ai vertical. In merito a quest’ultima disciplina sarà descritta da Urban Zemmer, capace di coprire un dislivello di 1.000 metri in meno di mezz’ora, e Marco Facchinelli, quarto nelle World Series nel 2012 e secondo nel 2013, campione italiano nello stesso 2013. Non mancheranno il racconto di Martina Valmassoi, atleta proveniente dalle discipline invernali, ora inserita nel progetto Academy seguito dal Team Salomon internazionale, e la testimonianza di Paolo Germanetto, responsabile della nazionale italiana di corsa in montagna.
Sabato, sempre alle 20,45, l’attenzione si concentrerà invece su un unico grande personaggio come Mauro Corona, scrittore, alpinista e scultore, conosciuto sia per la sua attività con corda e moschettoni (ha aperto oltre 300 nuove vie), sia per i numerosi libri che ha pubblicato, nei quali affronta con malinconia, ma anche con disincanto, temi come il rapporto fra uomo e natura alla luce del costante progresso economico e tecnologico.
Domenica, infine, a partire dalle otto, si corre. Un centinaio di coppie darà vita alla seconda edizione della corsa in montagna a staffetta denominata Sentiero 618, pensata per valorizzare la solidarietà fra persone che scatta quando ci si tuffa in questi ambienti naturali e per far conoscere lo splendido sentiero Sat numero 618, partendo dal Teatro di Vezzano e toccando i pozzi glaciali che si trovano lungo il percorso intitolato ad Antonio Stoppani. Sarà al via anche la coppia composta a Antionio Molinari e Andrea Debiasi.