GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA GARA SPRINT
Robert Antonioli ed Elena Nicolini tra i senior, Nicolò Canclini e Giulia Compagnoni tra gli junior, Daniele Corazza e Valentina Giorgi tra i cadetti. Sono loro i nuovi campioni italiani di sci alpinismo specialità sprint, incoronati questa sera al termine delle gare che hanno aperto la tre giorni tricolore organizzata a Madonna di Campiglio dallo Sci Club Brenta Team e che si sono svolte sul mitico pendio del Canalone Miramonti, lo stesso che, il 22 dicembre prossimo, ospiterà la celebre 3-Tre, slalom di Coppa del Mondo di sci alpino.
Gli oltre 200 concorrenti al via si sono misurati nell'innovativa gara che ricalca la fortunata e spettacolare formula delle sprint dello sci di fondo, con un primo tratto sci ai piedi, con tanto di inversioni, quindi un lungo tratto con gli sci in spalla a precedere l'ultimo cambio di assetto e la picchiata verso il traguardo.
Nella gara regina, la senior maschile, il successo è andato al favorito della vigilia, il classe 1990 di Valfurva Robert Antonioli, che ha bissato il titolo conquistato l'anno scorso al Passo del Tonale. Antonioli ha fatto segnare il miglior tempo in qualifica, per poi ripetersi in semifinale e nella finalissima a sei per il titolo, grazie alla decisiva selezione imposta nell'impegnativo tratto da affrontare a piedi. Il neocampione italiano ha chiuso in 3'41”64 (3'37” il suo crono in qualifica) e ha preceduto di quasi 9 secondi il compagno di squadra dell'Esercito Michele Boscacci, argento proprio come nel 2014. Tiratissima, invece, la volata per il terzo posto, che ha premiato al fotofinish un altro atleta dell'Esercito, il promettente Nadir Maguet (3'53”56), il cui colpo di reni ha privato della gioia del podio il trentino Federico Nicolini, quarto a mezzo secondo dal bronzo. Quinto e sesto posto per altri due alfieri dell'Esercito, gli esperti Denis Trento e Manfred Reichegger.
Nella sprint senior femminile lo spunto vincente è stato quello della trentina Elena Nicolini, capace di far registrare il miglior tempo in qualifica nonostante una caduta e di ripetersi nella finale per il titolo. Elena, figlia d'arte, ha riscattato l'argento del 2014 ed è balzata sul gradino più alto del podio, brava a stringere i denti nel tratto a lei meno congeniale, quello in salita a piedi, e a scattare per prima dalla zona cambio che precedeva la discesa verso la zona d'arrivo: a quel punto le è bastato far valere le sue grandi doti di sciatrice, nettamente prima in 4'22”65 davanti alla pur forte ventenne Alba De Silvestro (Dolomiti Ski, 4'28”93) e a Bianca Balzarini dell'Adamello Ski Team (4'41”12). Per Elena c'è anche una dedica speciale al fidanzato Davide, che sta attraversando un momento particolare.
Nella finale junior maschile è andata in scena la rivincita della passata edizione della gara tricolore, con gli occhi puntati sul braccio di ferro tra il trentino della Val di Sole Davide Magnini e il forte valtellinese Nicolò Canclini. Magnini ha fatto registrare nettamente il miglior tempo in qualifica (3'40”) e anche nella finale per il titolo è partito con il piede pigiato sull'acceleratore. Il giovane portacolori dell'Esercito ha fatto la differenza nel tratto con gli sci in spalla, ma è stato vittima di una piccola incertezza nell'ultimo cambio d'assetto che precedeva la picchiata verso il traguardo. Quanto basta per essere superato da Canclini, più rapido nello stesso cambio e lesto nell'imboccare per primo la discesa conclusiva: al traguardo i due sono rimasti divisi da pochi secondi, con il valtellinese che è così riuscito a prendersi la rivincita della sprint tricolore dell'anno scorso. Magnini è secondo, comunque soddisfatto della prestazione e dell'ottimo stato di forma mostrato in gara, mentre la medaglia di bronzo è andata a Stefano Confortola (Alta Valtellina).
Tra le junior donne, invece, c'è stata la cavalcata trionfale di Giulia Compagnoni, che è riuscita a bissare il titolo del 2014. La forte skialper dell'Alta Valtellina, reduce da un infortunio che ne ha frenato la preparazione negli ultimi due mesi, è riuscita a imporre il proprio ritmo fin dai primi metri di gara e si è presentata all'ultimo cambio in perfetta solitudine, poi brava a controllare la situazione e ad andare a prendersi una nuova e inaspettata soddisfazione tricolore. Argento per la figlia d'arte Giulia Murada, staccata di 10 secondi, con Mara Martini dell'Asd Bachmann a completare il podio.
Particolarmente combattuta la finale cadetti maschile, che ha vissuto sull'entusiasmante testa a testa tra Daniele Corazza (Sc Valtartano) e il valdostano Fabien Guichardaz. A rompere l'iniziale equilibrio che ha caratterizzato la prima fase di gara, ci ha pensato il tratto a piedi, con Corazza e Guichardaz che hanno preso il largo: il primo ad arrivare in zona cambio è stato il valdostano, con Corazza più rapido a indossare gli sci. I due hanno imboccato la discesa conclusiva appaiati, con un contatto involontario nell'inserimento in curva a metà pendio che ha lanciato verso la vittoria il sedicenne di Morbegno Daniele Corazza. Guichardaz, il più brillante in salita, si è dovuto accontentare di un comunque sfavillante argento, seguito in terza piazza da Simone Antonioli (Alta Valtellina).
Più netta, al contrario, la vittoria della classe 1999 di Vezza d'Oglio Valentina Giorgi nella gara cadetti femminile. La portacolori della Polisportiva Albosaggia ha imposto il proprio ritmo fin dalle prime battute della finale a sei, già al comando al termine del primo tratto sci ai piedi e poi brava a incrementare il proprio vantaggio nel successivo tratto da affrontare sci in spalla. La discesa è stata una formalità per la Giorgi, che ha potuto controllare la situazione e chiudere in solitaria davanti alla giovanissima (classe 2001, al primo anno in categoria) Samantha Bertolina (Alta Valtellina) e a Desiree Franzini (Sc Sondalo).
Domani si replica sempre sul celebre pendio del Canalone Miramonti con le staffette, che assegneranno i titoli tricolori a squadre. Il via verrà dato alle 16.
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