Ivano della Morte, mister della Juventus che nel big match inaugurale del 43° Trofeo «Città di Arco-Beppe Viola» per allievi ha sconfitto di misura i campioni in carica dell’Hellas Verona, deve avere una fiducia straordinaria dei propri ragazzi, se è vero che, appena raggiunto il sospirato vantaggio con una stoccata sotto misura di Niccolò Pozzebon, ha operato tre cambi in contemporanea, togliendo, tra gli altri, lo stesso autore del gol che stava facendo la differenza. Da quel momento in poi la partita, che era saldamente in mano ai bianconeri, ha preso una piega assai più favorevole agli scaligeri, fino a quel momento aggrappati alle prodezze del portiere Salvetti, che, con una serie di parate efficaci, è riuscito a mantenere inviolata la propria rete.
La Juventus che, già nel primo tempo non era parsa molto determinata, ha smarrito il filo del gioco e si è trovata spesso in balia delle folate offensive dei veronesi alla disperata ricerca del gol del pareggio. Per loro sfortuna, comunque, gli uomini di Pellegrini – condizionati dall’ansia – hanno creato più confusione che altro o, in alternativa, si sono affidati troppo alle iniziative personali con il generoso Piccinini nel ruolo di chi deve cantare e portare la croce. Tutto sommato, quindi, un risultato giusto, anche se l’eccessiva flemma con la quale la Juventus ha affrontato la partita non ci è parsa certo un buon viatico per affrontare un torneo dove può essere fatale anche il più piccolo passo falso.
I bianconeri riescono a fare la voce grossa per la prima volta all'11° con un diagonale al volo di Vitale – forse il migliore dei suoi nel primo tempo – che Salvetti riesce a smanacciare sopra la traversa nonostante una deviazione che poteva rivelarsi assassina. Otto minuti dopo azione in fotocopia, sempre sul fronte destro della difesa veronese, e questa volta è Clemenza ad impegnare con un tiro insidioso l’attentissimo Salvetti che riesce, ancora una volta, a metterci la mano e a deviare in angolo. Il Verona si fa vivo al 29’ con Cristanini, che lascia partire da destra un insidioso tiro cross sul quale Audero Mulyadi interviene con felice scelta di tempo. Ancora Salvetti sugli scudi al 35’ con una parata in mischia tutt’altro che semplice, mentre tre minuti prima Moretti aveva accarezzato la traversa con un bel tiro cross in corsa.
La ripresa si apre con un gol di Pozzebon annullato per fuorigioco. Per l’esterno alto bianconero sono le prove generali per il gol vittoria, messo a segno tre minuti dopo sfruttando un traversone dalla destra di Macek. Poi la ridda dei cambi lascia spazio solo a due azioni degne di nota: una percussione del veronese Piccinini che vanifica il suo eccellente slalom in area torinese calciando alto e l’ennesima parata di Salvetti su un’insidiosa conclusione a fil di traversa di Clemenza.
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