Le impressioni a caldo dei protagonisti in merito al nuovo tracciato proposto da La Ciaspolada sono positive. Un percorso che è risultato impegnativo, ma decisamente coinvolgente e stimolante per chi lo ho percorso. Ecco i commenti.
Alex Baldaccini (1° classificato gara maschile): «Sono tornato a La Ciaspolada dopo l'assenza per infortuno dello scorso anno. Ci tenevo a fare una bella gara e a rivincerla. Nella mia testa, prima di partire, avevo pensato a una condotta più accorta, ma quando mi sono accorto di aver guadagnato una decina di metri sui miei diretti concorrenti ho abbassato la testa e ho pensato solo a correre più veloce che potevo, fino al traguardo. Non posso che essere contento della mia prestazione. L'idea di disputare la competizione su un circuito cittadino penso sia stata vincente, spettacolare sia per noi concorrenti sia per chi è venuto a seguire l'evento. Io mi sono divertito e, quando si vince, ci si diverte ancora di più. Gli organizzatori sono riusciti ancora una volta a dare vita a una manifestazione di alto livello».
Jonathan Wyatt (2° classificato gara maschile): «Fin dalla vigilia della gara ho sempre pensato che questo percorso sarebbe stato duro. Ne ho avuto conferma oggi. Nel finale, con i tanti passaggi degli atleti, la neve era meno compatta e ha reso ancora più impegnativa la corsa. C'era anche una salita molto bella, che penso sia andata a genio soprattutto agli atleti della corsa in montagna: a me il tracciato, nonostante la fatica, è piaciuto molto. Durante gli ultimi due giri non ero poi così lontano da Baldaccini, ma è stato bravo, perché è riuscito a guadagnare qualche metro di vantaggio e a mantenerlo, quindi non mi resta che fargli i complimenti. Io sono conento della mia prova».
Alessandro Rambaldini (3° classificato gara maschile): «Sapevo che non sarebbe stato facile ripetere il risultato dello scorso anno e sono soddisfatto del mio terzo posto, che mi dà nuovo morale per il prosieguo della stagione. Siamo partiti subito forte e davanti si è vista una bella lotta. Io ho cercato di tenere un buon ritmo e di amministrare un po' le forze, perché il tracciato era molto esigente e nel finale la fatica si è fatta sentire. Mi sono gestito bene e, proprio nell'ultima parte, sono riuscito a superare Barizza e a conquistare un posto sul podio. Complimenti a Baldaccini e Wyatt, io sono soddisfatto della mia prova».
Isabella Morlini (1ª classificata gara femminile): «Mi sono presentata al via per puntare alla terza vittoria, che è arrivata e non può che farmi contenta. Il percorso era davvero duro e, proprio per questo, la soddisfazione è doppia. Ho preso subito il comando della gara, ma poi ho cercato di tenere un passo costante. Ho visto che continuavo a guadagnare sulle mie inseguitrici e, a quel punto, ho preferito di non strappare, perché altrimenti avrei rischiato di non farcela. L'ultimo giro è stato da allucinazioni per la fatica. La formula di gara e il contesto sono stati splendidi: correre in mezzo alla gente che ti incita a ogni passaggio è spettacolare. I miei più sinceri complimenti agli organizzatori».
Antonella Confortola (2ª classificata gara femminile): «Sono molto contenta di come è andata e del mio secondo posto: sinceramente non me l'aspettavo, perché era tutto nuovo per me. È stata una gara difficile, soprattutto all'inizio, perché c'è stata bagarre. Poi sono riuscita a prendere il mio passo e a recuperare posizioni. Sono rimasta sorpresa quando mi sono vista superare da Baldaccini, ma poi ho visto che appena dietro di lui c'era mio marito Jonathan (Wyatt, ndr) e mi sono detta: “beh, bene, è secondo anche lui”. Devo ammettere che il percorso cittadino mi è piaciuto molto e penso che questa sia una delle gare più belle a cui ho partecipato proprio per questa particolarità. Correre in un centro abitato, sulla neve e in mezzo a tanto pubblico, è stato emozionante. Una bella esperienza, che sono contenta di aver fatto».
Simonetta Menestrina (3ª classificata gara femminile): «Salire sul podio de La Ciaspolada ha sempre un sapore particolare, da trentina ancora di più. È la prima volta che mi riesce e quindi è ancora più bello, al termine di una gara impegnativa e altrettanto bella. Sono soddisfatta della mia prestazione, anche perché non è stato facile tenersi alle spalle due atlete come la spagnola Debatas e Annalaura Mugno. È stata una bella lotta per il terzo posto».
Cristian Zorzi (ex campione olimpico e mondiale di sci di fondo): «È stata una gara molto dura, su un percorso impegnativo: roba per corridori veri e propri, non per fondisti come me. Vengo dai panettoni delle festività natalizie, quindi è stato ancora più faticoso tenere il passo dei migliori, ma mi sono divertito e penso che, come me, si siano divertiti tutti quanti hanno partecipato. Il tracciato è stato preparato in maniera impeccabile, compatto e ben battuto, gli organizzatori hanno fatto un ottimo lavoro. Correre in paese dà la possibilità di essere a contatto con i tanti tifosi e appassionati che sono venuti a seguire la gara. Sinceramente speravo di andare un po' meglio, ma alla fine non ci vedevo più dalla fatica: non è un caso che mi sono pure sbagliato all'arrivo, fermandomi un giro prima. Non riuscivo più nemmeno a contare i giri. Poi sono ripartito e ho portato a termine la mia prova: un'esperienza da ripetere».
Kristian Ghedina (ex campione azzurro di discesa libera): «Avrei potuto vincere, ma c'era troppa poca discesa per i miei gusti. Io sono abituato alle alte velocità, alle picchiate, qui invece c'era tanta salita. Cosa mi è piaciuto di più? I ristori. Scherzi a parte, mi sono divertito. È stata la mia prima esperienza sulle ciaspole e devo ammettere che non mi è dispiaciuto per nulla vivere la neve in un modo diverso. C'era tanta gente sul percorso e penso che tutti abbiano trascorso una bella giornata. Per me sicuramente lo è stata».
Gianni Holzkchnecht (presidente del Comitato organizzatore): «Innanzitutto voglio ringraziare gli oltre seicento volontari che si sono impegnati in questi giorni per dare vita a questo percorso cittadino, hanno svolto un ottimo lavoro. La formula che abbiamo proposto quest'anno si è rivelata un successo, come ci hanno confermato tanti atleti, e rappresenta un punto di riferimento per il futuro. Probabilmente la soluzione migliore è quella di puntare su questa soluzione per gli agonisti e studiare un tracciato nell'ambiente naturale per gli amatori».