Lea Rier (1ª classificata slalom gigante Ragazzi femminile): «Sono riuscita a sfruttare il buon numero di pettorale e sono veramente contenta della mia gara. Lo scorso anno partii con un numero alto e non andai bene. Lo sci è una passione di famiglia e sono cresciuta guardando le vittorie dei miei cugini Denise Karbon e Peter Fill, entrambi capaci di vincere in Coppa del Mondo. I loro consigli sono sempre importanti per me e cerco di fare tesoro dalla loro esperienza. Quale specialità mi piace di più? Amo lo sci in generale, anche se ho una predilezione per lo slalom. L'atleta a cui mi ispiro è Lara Gut: mi piacciono sia la sua sciata che il suo modo di essere. Una vera campionessa».
Sophie Mathiou (2ª classificata slalom gigante Ragazzi femminile): «Sinceramente non mi aspettavo questo risultato. Sono partita tranquilla e ho disputato una bella gara, su una pista che mi è piaciuta molto, sia come pendio sia come tracciatura. Anche il numero di pettorale (il 4) mi ha agevolato e sono contenta di essere riuscita a esprimermi come volevo, a differenza dell'anno scorso, quando non andò altrettanto bene. Scio da quando ho 3 anni e ho sempre respirato aria di grande sci a casa. Mia zia, infatti, è Sonia Vierin, olimpionica a Salt Lake City, e anche mia nonna – Roselda Joux - fu azzurra».
Marco Abbruzzese (1° classificato slalom gigante Ragazzi maschile): «L'anno scorso mi ero qualificato per le selezioni nazionali, ma purtroppo non sono riuscito a partecipare a causa di un infortunio. Oggi, a maggior ragione, ci tenevo a disputare una bella gara, anche perché sapevo di poter puntare al podio. Sono riuscito a interpretare bene il tracciato e non posso che essere contento della mia prova. Il Trofeo Topolino è una delle gare più belle e importanti della stagione, che dà l'opportunità a noi ragazzi di confrontarsi e di stringere amicizia con giovani sciatori provenienti da tutto il mondo».
Jamie-Lee Pellizzari (1ª classificata slalom speciale Allievi femminile): «Ho avuto la fortuna di partire con il pettorale numero 1 nella prima manche e di sfruttare l'occasione che mi si è presentata. Nella seconda non sono riuscita a esprimermi come volevo, ma è bastato per vincere. Questa è sicuramente la vittoria più bella che ho conquistato finora, la prima a livello nazionale. Domani c'è lo slalom gigante, la specialità che preferisco, e proverò a fare un'altra bella gara. La mia sciatrice preferita? Sicuramente Lindsey Vonn: non solo è brava, ma è anche molto femminile».
Angelica Bonino (2ª classificata slalom speciale Allievi femminile): «Sono felicissima, perché oggi non mi aspettavo di riuscire a salire sul podio. Il secondo posto è uno splendido risultato, conquistato nella specialità che più mi piace. Due anni fa, sempre in slalom, riuscii a conquistare il nono posto alla fase internazionale e fu una splendida esperienza. Ora potrò riprovarci e lo farò con grande entusiasmo e serenità. Il Trofeo Topolino ha qualcosa di speciale ed è sempre bello gareggiare qui a Folgaria».
Francesco Colombi (1° classificato slalom speciale Allievi maschile): «Vincere è sempre bello, alle selezioni nazionali del Trofeo Topolino lo è ancora di più. Soprattutto perché la vittoria è arrivata in slalom, io che solitamente riesco a esprimermi meglio in gigante. Nella prima manche sono riuscito a sfruttare il buon numero di partenza, mentre nella seconda ho sofferto un po' il pianetto prima del muro. La differenza l'ho fatta probabilmente dove il tracciato era più angolato, ovvero sul mio terreno preferito, e voglio fare i complimenti agli organizzatori per l'ottimo lavoro che hanno svolto: è stata una gara perfetta, con due tracciature veramente belle. La prima volta che ho messo gli sci ai piedi avevo solamente 18 mesi: si può dire che ho imparato prima a sciare che a camminare. È stato un amore a prima vista. I miei sciatori preferiti? Pinturault per lo slalom, Ligety per il gigante».
Riccardo Allegrini (2° classificato slalom speciale Allievi maschile): «Ho un buon feeling con il Trofeo Topolino e le piste di Folgaria. Al secondo anno nella categoria Ragazzi fui secondo in slalom e secondo in gigante alle selezioni nazionali, quindi terzo in slalom e quarto in gigante alla fase internazionale. Questo secondo posto è un risultato che mi soddisfa: voglio provare a ripetere il risultato di due anni fa nelle gare internazionali e, perché no, a migliorarlo. Provarci non costa nulla. La mia passione per lo sci è nata quasi per caso: mio padre, che è maestro di sci di fondo, mi portò a sciare per divertimento. Ho capito subito che sarebbe diventato il mio sport».