Ci eravamo lasciati, nel 2019, con un’edizione della «Trento Bondone» condizionata dalla pioggia, caduta in maniera torrenziale subito prima della partenza delle vetture scoperte. Riannodiamo il filo del discorso, dopo lo stop del 2020, con un’altra edizione bagnata e quindi foriera di colpi di scena: stavolta la pioggia ha cominciato a cadere prima del termine del gruppo A e dato vita ad una top ten davvero impronosticabile, nella quale sono stati catapultati ben sei driver alla guida di vetture dei gruppi A o RsPlus. Quello che non è mutato, in un contesto così particolare, è stato comunque il nome del vincitore: Simone Faggioli ha fatto propria per l’undicesima volta questa competizione, sfoderando una prova super anche sotto la pioggia battente, chiusa con il tempo di 10’45”22, migliore di 38”02 rispetto a quello fissato dall’eterno rivale Christian Merli, piazzatosi al secondo posto. Il driver fiavetano ha sperato di poter sfruttare a proprio vantaggio l’asfalto inzuppato per limare il gap che divide le due vetture su questo tracciato tortuosissimo, ma non ci è riuscito. La vera sorpresa diventa quindi il nome del terzo assoluto, il trentino Maurizio Pioner, che si è piazzato al primo posto della classifica generale quando la gara è stata interrotta per recuperare la vettura di Andrea Lombardi, che era uscita poco prima alla postazione 54, subito sopra la località Norge. Durante la pausa ha cominciato a piovere e quindi quando si è ripartiti è cominciata una gara diversa: chi era già arrivato ha cominciato ad attendere quanto sarebbe sopravvissuta la posizione conquistata, chi doveva ancora salire ha cominciato a prepararsi ad una prova di destrezza.
L’attesa per vedere inserirsi nei primi dieci una vettura “bagnata” è durata parecchio, esattamente fino a quando non ha tagliato il traguardo Mirco Venturato su Formula Gloria, che ha fissato il provvisorio quarto tempo assoluto (11’35”30), mentre per vedere abdicare Pioner dal primo posto si è dovuto attendere a Vason addirittura Christian Merli, passato al comando d’un soffio (1 secondo). Ma solo per un attimo, perché poi è arrivato Simone Faggioli e si è portato a casa il bottino, come al solito.
Giornata da ricordare anche per il fasanese Giacomo Liuzzi, che oltre ad aver vinto nel gruppo RsPlus, con la propria Mini Cooper S ha chiuso al quarto posto assoluto, a un solo secondo da Maurizio Pioner. Identico discorso vale per un altro pugliese, il tarantino Vito Tagliente, che al volante di una Peugeot 308, ha centrato una quinta piazza assoluta da sogno. Sesto, come dicevamo, Mirco Venturato, secondo fra le E2-SS, settimo il siciliano Isidoro Alastra su Clio Rs, giusto davanti a Gabriella Pedroni su Mitsubishi Lancer Evo IX, che non stava nella pelle sia per il successo nel gruppo N, sia per lo storico ottavo posto assoluto. Grazie a lei troviamo tre piloti trentini fra i primi otto.
La misura di quanto sia stata dura la gara per le vetture “sport” la dà il resto della classifica assoluta, che vede solo vetture coperte fino al 24° posto, con l’eccezione del veronese Federico Liber, su Formula Gloria C8P Evo, capace di fissare il tempo di 11’42”62, il decimo assoluto.
Felice per la propria prestazione anche Giuseppe Ghezzi sulla Porsche 911 GT3, che si è conquistato con i denti sotto la pioggia battente un 23° posto assoluto e soprattutto il successo fra le Supercar di gruppo GT. Seconda piazza, sempre trentina, con Dario Baruchelli anche lui sulla 911 GT3 e podio completato dal padovano Stefano Artuso su Ferrari 458 EVO, che sebbene in affanno sul bagnato ha fatto pieno di punti in GT Cup.
Nel gruppo A, naturalmente vinto da Maurizio Pioner, il secondo posto è andato a Ivano Cenedese su Renault Clio Rs, mentre il bronzo è di Roberto Daprà (Fiesta Mk8), reduce da una bella prestazione al Rally di San Marino. Nella classe sopra i 3000, penalizzata dalla pioggia, successo per Giorgio De Tisi su Ford Fiesta, davanti a Tiziano Nones su Citroen DS3 e a Stefano Nadalini su Mitsubishi Lancer Evo VIII.
Successo in Racing Start Plus Cup per Roberto Malvasio, il pilota ligure ha trovato ottimo feeling con la Seat Leon Cup, davanti a Graziano Leardini su Seat Leon Supercoppa. Ha firmato il 5° successo consecutivo in Gruppo Racing Start RSTB Antonio Scappa sulla Peugeot 308, gli si è avvicinato ancora il pugliese Angelo Loconte sulla Peugeot. Tra le auto turbo, 3° tempo per il sempre verde Mario Tacchini, che ha esordito su Peugeot 308. Il pugliese Giuseppe Cardetti ha fatto un nuovo pieno di punti tra le RS al volante della MINI Turbodiesel ed ha preceduto nella categoria il driver di casa Marco Cappello sulla Honda Civik Mk4 di classe 1.6.
Spostandoci alle vetture storiche, la maggior parte delle quali era in gara per conquistare punti europei, pronostici rispettati grazie al successo di Denny Zardo su Osella Pa 9/90 con il crono di 10’46”81, che ha lasciato a 38”43 Pietro Lottini su identica vettura e a 58”19 il trentino Maurizio Visintainer su Bmw M3 E30. Zardo ha dovuto percorrere gli ultimi 4 chilometri senza freni, rinunciando quindi ad un tempo migliore, ma questo non gli ha impedito di imporsi senza grossi problemi. Degno di nota anche il quarto posto dell’inossidabile Jean Marie Almeras sulla mitica Porsche 935, a 1’16”. Adolfo Bottura non è partito in quanto non è riuscito a trovare in tempo un pezzo che si era rotto sabato.
Per quanto riguarda il «Trofeo Mauro Nesti», al quale concorrono le vetture storiche non in gara per il Campionato Europeo, ad imporsi è stato Umberto Pizzato su Porsche 911 Srs con il tempo di 12’33”82, davanti a Massimo Ronconi su Porsche 930 (12’35”21) e a Giuseppe Pezzo su Porsche 911 Sc (12’42”12).